Bujar aveva borsone con coltelli e martello, ripreso da una telecamera: la dinamica dell’omicidio Ballan


"Fandaj Bujar si è avvicinato alla casa con la bicicletta e aveva un borsone con un martello, due coltelli, e altri attrezzi da scasso, con un coltello simile a quello che è stato trovato in cucina, e che è l'arma del delitto": la ricostruzione del procuratore capo di Treviso del delitto di Vanessa Ballan a Riese Pio X.
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Cosa ha fatto Fandaj prima e dopo l’omicidio di Vanessa: audio “non fregarmi” e finta storia Instagram


Bujar Fandaj prima di uccidere a coltellate la 26enne Vanessa Ballan a Spineda, località di Riese Pio X, nel Trevigiano, ha condiviso sui propri canali TikTok e Instagram delle storie con le quali l'uomo avrebbe potuto depistare le indagini sull'omicidio: tra queste, la foto della sua auto al confine tra Italia e Slovenia.
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Filippo Turetta in carcere in attesa delle analisi sulla Fiat Punto nera: “Si vergogna molto”


Secondo fonti informate, Filippo Turetta, che oggi compie 22 anni, nel carcere di Montorio Veronese, dove si trova per l'omicidio di Giulia Cecchettin, "fa fatica a sostenere lo sguardo e si vergogna molto". Sale l'attesa per i risultati dell'analisi dei Ris di Parma sulla Fiat Punto nera del ragazzo, arrivata venerdì scorso dalla Germania.
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Morte Rossella Cominotti, il marito Alfredo: “Non sono un satanista. Vorrei rivederla un’ultima volta”


Alfredo Zenucchi, che nei giorni scorsi ha ucciso la moglie Rossella Cominotti con un rasoio, all'avvocato Alberto Rimmaudo, che l'ha raggiunto nel carcere di Massa dove è detenuto, ha raccontato: "Non sono un satanista sfegatato e non sono un tossicodipendente, la questione della comunità fa parte del passato". L'ultima richiesta: rivedere la donna prima che chiudano il feretro.
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Il neurologo Sorrentino su Filippo Turetta: “Doveva andare da uno psichiatra, non dallo psicologo”


"Mi sono chiesto come sarebbe potuta andare se Filippo Turetta avesse ricevuto una cura adeguata per contenere la sua rabbia, i suoi tormenti, le sue ossessioni": così il neurologo Rosario Sorrentino, secondo cui in casi come questi prima si va dal medico, poi in seconda battuta inizia il percorso psicologico. Prima di uccidere Giulia Cecchettin, il ragazzo aveva incontrato alcuni terapeuti.
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Gino Cecchettin: “La notte in cui Giulia veniva uccisa stavo correggendo la sua tesi”


Gino Cecchettin: "Ciò che mi preme ora è fare in modo che, finita l’emozione, non ci si torni ad assopire. Noi italiani siamo bravi ad avere slanci civili ma siamo anche capaci di dimenticare in fretta. Il rumore è il campanello che ogni mattina ci deve tenere svegli e farci chiedere cosa abbiamo fatto per far finire i femminicidi".
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