Entra nel cuore del gioco l’undicesima edizione di MasterChef Italia. Tra i concorrenti è già sfida agguerrita per quella che si prospetta una finale da urlo. Intanto un breve riepilogo delle puntate precedenti, tra salse provenienti da tutto il mondo e uno Skill Test incandescente. Continua a leggere
Apre i battenti il nuovo negozio Sky a Milano, uno spazio accuratamente progettato per scoprire le proposte e i servizi e testarli in prima persona, in tutta sicurezza. Dall’intrattenimento, allo streaming, alla rete ultrabroadband in fibra che semplifica la vita: un progetto per essere più vicini. Continua a leggere
I negozi Sky sono arrivati a Napoli, in Via Luca Giordano, e Roma in via Cola di Rienzo, dopo una prima apertura a Milano a inizio dicembre. I nuovi spazi sono il luogo in cui immergersi nell’esperienza Sky e toccare con mano la qualità e la portata innovativa dei servizi offerti. Dall’esperienza di visione di Sky Q, per godere di contenuti Sky e delle principali app in modo semplice e intuitivo, alla possibilità di testare in prima persona la velocità e la stabilità di Sky Wifi o, per gli appassionati di streaming, l’app di NOW TV. Un posto che ti connette a ciò che ami. Continua a leggere
ATTENZIONE SPOILER. La trilogia Sky è giunta al termine. Sullo sfondo l'addio di Di Pietro al pool di Mani Pulite e la caduta del I governo Berlusconi. Fughe rocambolesche, immancabili scivoloni e artifici narrativi azzardati chiudono le vicende dei personaggi. Fino a quella sera del 12 novembre 2011...
Voltafaccia, colpi di scena e pennellate grottesche, con qualche scivolone: la serie 1994 di Sky arriva al gran finale, non solo di stagione ma anche della trilogia cominciata con 1992 «da un’idea di Stefano Accorsi».
Si chiude il cerchio per il protagonista Leonardo Notte (Accorsi), l’ambiziosa Veronica Castello (Miriam Leone) e il leghista Pietro Bosco (Guido Caprino), mentre sullo sfondo si sfaldano le certezze a livello politico e, con un flash forward di 16 anni, assistiamo al crollo del regno di Silvio Berlusconi.
DI PIETRO LASCIA IL POOL
«Me ne vado con la morte nel cuore»: così Antonio Di Pietro il 6 dicembre 1994 si dimette dal pool di Mani Pulite, non sentendosi più tutelato come magistrato. Una resa inaspettata che sconvolge il suo collaboratore Scaglia al punto di indurlo a passare dalla parte dei furbi e allearsi con Leonardo Notte.
Un voltafaccia estremo che sfrutta l’effetto sorpresa ma arriva un po’ fuori contesto per un personaggio finora integerrimo. Intanto Pietro Bosco rintraccia Izzo, l’usuraio responsabile della morte del padre, e finisce per pestarlo a morte.
L’unico amore di Bosco, Veronica, sta intanto per convolare a nozze con Leonardo, sullo sfondo della crisi di governo aperta da Umberto Bossi. La deputata non sembra però reggere «la recita dei due che insieme sono belli, stronzi e affiatati»: chi è davvero Leonardo? Il promesso sposo ha infatti ancora troppi segreti. La situazione precipita a cena, dopo un imbarazzante balletto mascherato sulle note di Che cos’è l’amor di Vinicio Capossela c’è un pessimo brindisi in cui Leonardo dice di voler sposare Veronica per «fottere la morte avendo qualcuno nel cuore ed essendo nel cuore di qualcuno».
Qui gli sceneggiatori hanno saccheggiato Il diario di Bridget Jones, quando Daniel Cleaver, dopo una rissa con Darcy, dice più o meno la stessa cosa. Se Bridget non ci cade, Veronica invece è confusa, si sente male, va in bagno a ricomporsi.
Ed ecco che il destino rimette sulla sua strada Pietro Bosco che fradicio si presenta inatteso alla villa dove si tiene il ricevimento e le chiede di andarsene insieme. Notte li sorprende e Pietro perde la testa: minacciandoli con una pistola, costringe entrambi a seguirlo, dando il là a una fuga improbabile tra i boschi e poi in auto. Fuga che si conclude ad Anzio, dove un peschereccio aspetta il leghista intenzionato a scomparire. Veronica dice quindi addio a Pietro e, quando Leonardo le consegna una lettera in cui ha scritto tutti i suoi segreti, decide di non leggerla. I due arrivano scarmigliati e sporchi in chiesa. In quel momento la loro unione sembra la cosa più giusta e naturale che mai.
Nell’ultimo episodio ci troviamo catapultati nel 2011. A Londra Leonardo Notte vive con una giovane modella. Un giornalista lo sta intervistando, incalzandolo sullo scandalo che ha investito la sua compagnia di aerei privati dopo “l’incidente di Montecarlo”. Berlusconi è ancora al governo, ma dopo il Bunga Bunga, i compromessi rapporti con l’Europa e lo spread alle stelle, anche i suoi ministri – compresa Veronica – chiedono le sue dimissioni.
La puntata si svolge in un’unica giornata, l’11 novembre 2011: Notte va da Berlusconi e lo trova intento a giocare con il cagnolino Dudù, solo un simulacro dell’uomo potente e deciso di un tempo. Gli chiede un grosso prestito, ma Berlusconi rifiuta. Notte rilancia proponendosi per un’ultima volta come eminenza grigia a patto che non ceda, non si dimetta. Berlusconi sembra convincersi.
Veronica Castello non sta più con Notte e sta abbandonando la nave berlusconiana che affonda. Una testimone però racconta di averla vista nelle cene eleganti ed è pronta a rivelare il tutto ai media. La fuga di Pietro Bosco non era andata a buon fine. Lo vediamo uscire dal carcere in libertà vigilata e andare alle partite di calcio del figlio di Veronica: ovviamente il ragazzo gli somiglia e ha i suoi stessi scatti d’ira. Pietro sa di essere suo padre e vuole dirglielo. Il ragazzo lo scambia per un talent scout dell’Atalanta e finisce per passare con lui l’intera giornata: prima di andarsene per rientrare in prigione, Pietro gli confida la verità, lasciandolo sconvolto. Pentito, Pietro torna indietro, incontrando invece Veronica. Per loro, forse, ora sarà possibile una seconda occasione.
IL DOPPIO GIOCO DI NOTTE
Notte invece alla compagnia del figlio preferisce le indagini sul blog Guardacaso che con la diffusione ad hoc di alcune notizie avrebbe impedito la quotazione in borsa della sua azienda, causando un grosso danno d’immagine ed economico. E così vediamo Scaglia, ridotto a scagnozzo di Notte, che rintraccia il ragazzino responsabile: chi sarà mai? Ma il figlio dell’ex fidanzata di Leonardo. Il ragazzo dice di aver usato i trucchi della Rete appresi da Casaleggio (?!) per vendicarsi di lui. Un espediente narrativo per chiudere il cerchio anche sulla figura di Arianna (Laura Chiatti), che intuiamo essere morta di cancro. Notte torna da Berlusconi dimissionario e gli volta le spalle, rivelandogli di aver estinto il suo debito scommettendo sul fallimento dell’Italia. Per questo avrebbe convinto il Cav ormai politicamente finito a resistere al governo. Questi lo insulta, assicurandogli che tornerà a farsi rieleggere, perché lui è Berlusconi, mentre Notte è solo una comparsa. Ma Leonardo non è preoccupato: ora vuole solo tornare a casa. A Milano.
TRA FINZIONE E REALTÀ
Il primo governo Berlusconi cadde a gennaio 1995, dopo la sfiducia della Lega. Nel 2011 Berlusconi si dimise dopo l’approvazione della Legge di Stabilità e di Bilancio. Era il 12 novembre, il 16 dello stesso mese il testimone passava a Mario Monti.
BERLUSCONI COME ROCKY
Notte, per convincere Berlusconi a non dimettersi, cita Rocky. «Nessuno picchia duro come la vita». Berlusconi gli ricorda che Rocky alla fine perde. Ma Leonardo insiste: «Quello che si ricordano tutti è che lui rimane in piedi».
IL DIALOGO SURREALE
Leonardo Notte e sua figlia. Notte: «Sono una merda?» Figlia: «Sì, ma ogni tanto sei capace di cose buone». Notte: «Tipo?» Figlia: «Me: hai dato un figlio alla tua migliore amica per puro altruismo». Notte: «Veramente volevo fare sesso a tre con la sua ragazza…»
L’UMORISMO DEL CAV
Leonardo Notte al telefono con Berlusconi. Notte, riferendosi a Scaglia: «Si ricorda l’uomo di Di Pietro? È venuto per arrestarmi e invece mi porta all’altare». Berlusconi: «Bè, non c’è molta differenza».
LA COLONNA SONORA
Nel settimo episodio si va da Che cos’è l’amor di Vinicio Capossela a Roads dei Portishead, nell’ottavo da Somebody that I used to know di Gotye a Padania degli Afterhours.
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