
Mentre emergono altri dettagli sulla tragica fine dell'hockeista Adam Johnson, piovono accuse pesantissime sull'avversario il cui pattino gli ha tagliato la gola: "Quello è un omicidio".
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Prima l’annuncio sui social e poi la proposta di matrimonio davanti a Fontana di Trevi. Il numero 21 giallorosso Paulo Dybala e la cantante e modella Oriana Sabatini, dopo cinque anni di fidanzamento, hanno deciso di fare il grande passo. L’argentino ha scelto di fare la proposta di matrimonio nel pieno centro di Roma, dove il calciatore vive da un anno e mezzo.
Dybala le pide matrimonio a su novia en la Fontana di Trevi y de fondo Morata celebrándolo como si fuese un gol pic.twitter.com/SGebe4RHLG
— Elgatuno (@Elgatoocalvo) October 31, 2023
Per il momento, non si conoscono ancora i dettagli della cerimonia di Nozze: top secret la data come anche il luogo. Sui social sono tantissimi i commenti di auguri rivolti alla coppia. Intanto Dybala prosegue il suo recupero dalla lesione al collaterale mediale del ginocchio sinistro.
Annullata con rinvio la condanna a 21 anni di reclusione per il parricida Alessio Scalamandré. La decisione è arrivata dalla corte di Cassazione. L’omicidio era avvenuto nell’agosto 2020 nel quartiere San Biagio, nella periferia di Genova. La vittima, Pasquale Scalamandré, era indagata per maltrattamenti nei confronti della madre dei ragazzi.
La sentenza della Cassazione ha disposto un nuovo processo davanti alla Corte d’assise d’appello dove sia rivalutato il peso delle attenuanti generiche a 24 ore dalla sentenza della Consulta, che ha dichiarato incostituzionale la legge prevista dal Codice Rosso, che prevedeva il divieto automatico di diminuire la pena valutando le attenuanti per gli omicidi commessi in famiglia. Il nuovo processo si terrà a Milano in quanto a Genova esiste una sola Corte d’assise d’appello e la legge vieta che gli stessi magistrati possano giudicare due volte lo stesso imputato.
Un trentatreenne di origini marchigiane è stato messo agli arresti domiciliari a seguito di una indagine avviata dai carabinieri, coordinati dalla procura di Perugia. L’uomo avrebbe abusato di una bambina di sei anni mentre lavorava come animatore in una struttura ricettiva della provincia del capoluogo umbro, approfittando di una pausa lavorativa.
Come riportato dal Corriere della Sera, sullo smartphone del trentatreenne sono state trovate «un numero rilevante» di immagini pedopornografiche. L’accusa è di violenza sessuale e detenzione di materiale pedopornografico. I fatti risalirebbero allo scorso agosto: la bambina, che si trovava in vacanza con la famiglia, avrebbe riferito quanto accaduto al padre che, dopo avere allertato i carabinieri, ha sporto denuncia. La piccola è stata poi medicata in ospedale a Perugia.
Il gip ha ritenuto «elevatissimo, attuale e concreto il pericolo di specifica reiterazione criminosa». Secondo quanto riportato dal quotidiano, la personalità dell’indagato è estata definita «negativa» e nel riguardo alla violenza denunciata si delinea una «inquietante spregiudicatezza e totale assenza di freni inibitori nel sottoporre ad atti sessuali minori in tenerissima età». Disposti gli arresti domiciliari con controllo elettronico.
La Cassazione ha dichiarato prescritto il reato di falso per i carabinieri Roberto Mandolini e Francesco Tedesco, già condannati in uno dei processi per la morte di Stefano Cucchi. I giudici della Suprema Corte hanno quindi annullato senza rinvio, riconoscendo il reato estinto per prescrizione, in relazione alla sentenza di appello bis che aveva inflitto tre anni e sei a Mandolini e due anni e 4 mesi a Tedesco. Quest’ultimo è il militare dell’arma che con le sue dichiarazioni aveva fatto riaprire le indagini.
«Roberto Mandolini. Colpevole e salvato dalla prescrizione». Così su Facebook Ilaria Cucchi ha commentato, postando una foto di Mandolini e la decisione della Cassazione. Il maresciallo Roberto Mandolini era il comandante della stazione dei carabinieri dove fu portato Cucchi dopo il fermo. All’appello bis fu condannato con l’accusa di avere falsificato il verbale d’arresto del giovane.