La ministra dell'Interno ha deciso di ricorrere alle vie legali dopo le parole del primo cittadino siciliano, ritenute «gravemente offensive». Al centro dello scontro le 200 persone rimaste bloccate a Villa San Giovanni.
La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha deciso di denunciare per vilipendio delle istituzioni e delle forze armate il sindaco di Messina, Cateno De Luca. La decisione è stata presa dopo le parole «gravemente offensive» pronunciate da De Luca «pubblicamente e con toni minacciosi e volgari».
I SICILIANI BLOCCATI A VILLA SAN GIOVANNI
Da due giorni il sindaco di Messina è protagonista di violenti attacchi nei confronti dello Stato, con tra l’altro un “vaffa” in diretta, per evitare l’ingresso in Sicilia di circa 200 persone bloccate in Calabria a Villa San Giovanni.
LA REAZIONE DEL VIMINALE
«Proprio in una fase emergenziale in cui dovrebbe prevalere il senso di solidarietà e lo spirito di leale collaborazione», spiega il Viminale, «le insistenti espressioni di offesa e di disprezzo ripetute per giorni davanti ai media da parte del primo cittadino di Messina all’indirizzo del ministero dell’Interno appaiono inaccettabili e censurabili sotto il profilo penale per il rispetto che è dovuto a tutti i cittadini e a maggior ragione da chi riveste una funzione pubblica, anche indossando la fascia tricolore, alle istituzioni repubblicane e ai suoi rappresentanti».
DE LUCA È STATO ELETTO NEL 2018
De Luca è stato eletto sindaco di Messina nel 2018 con la lista civica Sicilia Vera. In passato ha militato nel Movimento per le Autonomie, nell’Udc, nel Ccd e nella Dc.
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