FdI attacca l’Ue sulla genitorialità transfrontaliera: «Legalizzano di nascosto l’utero in affitto»

Gli eurodeputati di Fratelli d’Italia-Ecr, Raffaele Stancanelli e Vincenzo Sofo, attaccano l’Ue sul parere positivo al regolamento sulla genitorialità transfrontaliera. I due, rispettivamente vicepresidente della commissione giuridica e componente della commissione libertà civili, hanno spiegato: «Questa mattina la commissione giuridica del Parlamento europeo ha dato luce verde, con il voto contrario di Raffaele Stancanelli, alla posizione del Parlamento sulla proposta di regolamento, redatta dalla Commissione europea, sulla genitorialità transfrontaliera. Rappresenta una vera e propria truffa per scavalcare le legislazioni nazionali e legalizzare di nascosto una pratica abominevole come l’utero in affitto, nonostante lo stesso Parlamento si sia pronunciato più volte contro questa pratica».

Stancanelli e Sofo: «Sopruso ideologico»

Gli eurodeputati hanno proseguito: «Un testo, quello adottato dal Parlamento, che come la stessa proposta di regolamento non rispetta i limiti di competenze dell’Unione come definite nei Trattati e che permetterà a uno Stati membro di riconoscere i certificati di genitorialità di Paesi come Ucraina, Stati Uniti e Canada nei quali il commercio di uteri per procreare bambini per conto terzi è un vero e proprio business. Obbligando poi tutti gli altri Paesi Ue a fare lo stesso». Stancanelli e Sofo hanno poi concluso: «Si tratta di una palese sopruso ideologico delle sovranità nazionali su un tema sul quale la Ue dovrebbe restare fuori, vietando con forza in tutta Europa la compravendita di corpi delle donne e di bambini».

FdI attacca l'Ue sulla genitorialità transfrontaliera: «Legalizzano di nascosto l'utero in affitto»
Raffaele Stancanelli (Imagoeconomica).

L’Ue ha chiesto di riconoscere la genitorialità in ogni Paese

Con 14 voti favorevoli, quattro contrari e nessun astenuto, la commissione giuridica dell’Eurocamera ha approvato il testo. Il Parlamento europeo chiede ai Paesi membri dell’Ue di rifiutarsi di riconoscere la genitorialità stabilita in un altro Stato. Nonostante sia stabilita a livello nazionale, quindi, la genitorialità va riconosciuta ovunque «indipendentemente da come il bambino è stato concepito o è nato».

L’Ue punta a una nuova legge sugli imballaggi: addio alle monoporzioni e alla plastica monouso

Il Parlamento Ue ha votato una nuova legge sugli imballaggi che potrebbe far scomparire decine di prodotti dall’Europa, a partire dal 2028. Il testo prevede, ad esempio, i divieti a buste di insalata, flaconcini di shampoo, confezioni in plastica per i pomodorini e bustine dello zucchero. Dopo la prima approvazione, la discussione per il PPWR, Packaging and Packaging Waste Regulation, si terrà tra il 20 e il 23 novembre. L’Assemblea plenaria dovrà votare la proposta prima di far partire i negoziati con il Consiglio europeo. Soltanto dopo l’approvazione di quest’organo potrà essere ratificato lo stop al commercio di decine di prodotti con imballaggi monouso.

Tra i possibili prodotti vietati molte confezioni di ortofrutta

Diversi i prodotti che potrebbero essere vietati qualora la legge entrasse in vigore. Si tratta soprattutto di confezioni in plastica monouso, per lo più utilizzate per i prodotti di ortofrutta freschi. Non si parla soltanto delle buste per l’insalata, ma di tutti quei contenitori, come i cestini per i pomodorini o le reti per le arance, che vengono utilizzati per i prodotti di piccole dimensioni. L’obiettivo è di ridurre gli sprechi e il quantitativo di confezioni da smaltire. Saranno colpiti anche gli alberghi, che dovranno dire a dio alle confezioni di shampoo, creme o sapone liquido inferiori a 100 grammi. Colpiti anche bicchieri, vassoi e scatole monouso.

L'Ue punta a una nuova legge sugli imballaggi addio alle monoporzioni e alla plastica monouso
Bustine al bar (Getty Images).

Le bevande vendute sfuse o consumate sul posto

Cambieranno anche le regole relative ai cibi da asporto, soprattutto legate al consumo di bevande. Nei bar, ad esempio, non potranno più essere vendute se non in bicchieri riutilizzabili o consumate sul posto. L’Ue punta a far sì che ogni consumatore abbia la propria borraccia entro il 2025 e che i bar si attrezzino per far riempire i propri contenitori con bibite sfuse. Spariranno anche le monoporzioni come le bustine di zucchero, maionese o ketchup. Entro il primo gennaio 2030, inoltre, il 20 per cento della quota totale di bibite vendute in bottiglia o in lattina dovrà cambiare formato. Le aziende saranno chiamate a utilizzare imballaggi riutilizzabili.

Guerra in Ucraina, attacco russo all’ufficio postale di Kharkiv: 6 morti. Zelensky: “Risponderemo”


Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina e le notizie del 23 ottobre 2023: sono terminate le operazioni di soccorso dopo l'attacco russo ad un ufficio postale di Kharkiv. Il bilancio è di 6 morti e 17 feriti. Zelensky assicura: "Risponderemo a ogni atto terroristico russo". Le posizioni intorno alla città di Avdiivka, la nuova Bakhmut, "sono protette".
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Guerra in Ucraina, bombe russe su Kharkiv ed esplosioni a Kiev. Putin: “Testato missile nucleare”


Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina e le notizie del 6 ottobre. Dopo l'attacco di ieri al negozio di alimentari Kupiansk, dove sono morte oltre 50 persone, Kharkiv è di nuovo stata colpita: "Siamo sotto attacco". Esplosioni a Kiev, Sumy e Odessa. Putin: "Testato missile nucleare con successo. Prigozhin? Frammenti di bombe a mano nei corpi delle vittime dell'incidente aereo".
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Spagna, studente 14enne accoltella tre professori e due compagni

L’aggressione è avvenuta nel sud della Spagna, all’interno di una scuola a Jerez de la Frontera, dove uno studente di 14 anni ha accoltellato tre professori e due compagni. La notizia è stata diffusa dalla polizia locale, specificando che nessuna delle persone colpite è in pericolo di vita. L’episodio è avvenuto verso le 8 e 25 di giovedì 28 settembre, mentre stavano per iniziare le lezioni nell’istituto Elena García Armada, subito evacuato. L’autore del gesto è stato fermato e portato in questura per essere interrogato.

Un’insegnante ferita all’occhio

Secondo quanto riferito dal portavoce della polizia nazionale di Jerez, Adrian Bezares, un’insegnante ha riportato una ferita all’occhio, ma non perderà la vista in quanto non è stato colpito il bulbo oculare. Un altro professore di chimica e fisica è stato invece ferito alla testa. Tutti hanno riportato ferite di “varia gravità“, e sono stati trasferiti in diversi centri medici.

Borrell: «Il dossier migranti può dissolvere l’Ue»

L’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha definito la migrazione una «forza dissolvente per l’Unione Europea». Lo ha fatto durante un’intervista al Guardian in cui ha parlato del dossier migranti, spiegando come questo possa accentuare le profonde differenze culturali tra i Paesi europei. Borrell ha parlato dell’incapacità a lungo termine dei vari Stati membri dell’Ue di raggiungere una politica comune.

Borrell «Il dossier migranti può dissolvere l'Ue»
L’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell (Getty Images).

L’allarme di Borrell: «I Paesi europei non vogliono migranti»

Josep Borrell è stato lapidario: «Alcuni membri dell’Ue hanno uno stile “giapponese”: non vogliamo mescolarci. Non vogliamo migranti. Non vogliamo accettare persone dall’esterno. Vogliamo la nostra purezza». Poi ha spiegato come invece l’Europa abbia «necessità» dei migranti per contrastare il calo demografico. Le parole di Borrell arrivano pochi giorni dopo la visita della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a Lampedusa. In quell’occasione lei ha dichiarato che «quella dell’immigrazione illegale è una sfida europea che richiede una risposta europea».

Borrell «Il dossier migranti può dissolvere l'Ue»
Borrell durante un intervento alle Nazioni Unite (Getty Images).

Alla Tunisia 127 milioni di euro per il controllo dei flussi dei migranti

Intanto Ana Pisonero, la portavoce della Commissione per l’Allargamento e il Vicinato Ue, ha annunciato che saranno stanziati 127 milioni di euro da dare alla Tunisia per la gestione dei flussi di migranti. Si tratta di «0 milioni di euro come sostegno al bilancio della Tunisia e un pacchetto operativo di assistenza per le migrazioni di 67 milioni, che verranno sborsati nei prossimi giorni, contrattati e consegnati rapidamente». Intanto a Lampedusa proseguono gli sbarchi.

Spagna, foto deepfake di adolescenti nude prodotte con l’IA

Una ventina di studentesse minorenni dell’Almendralejo, nel sud dell’Estremadura in Spagna, hanno ricevuto sul proprio cellulare foto in cui apparivano completamente nude. Nessuna di loro però aveva mai realizzato simili scatti, in quanto sono deepfake frutto dell’intelligenza artificiale. Gli autori sono infatti 11 coetanei, alcuni dei quali hanno meno di 14 anni, che hanno catturato le immagini dagli account Instagram, in cui erano vestite, per alterarle successivamente con un’applicazione capace di “denudare” chiunque con un semplice clic. Tre di loro si occupavano di creare i file, gli altri otto di diffonderli. «È inquietante, siamo di fronte a un vero oltraggio», ha denunciato su Instagram Miriam Al Adib, madre di una delle adolescenti coinvolte. «Mia figlia mi ha detto con disgusto “Mamma, guarda cosa mi hanno fatto”».

Deepfake in Spagna, come sono state create le immagini delle adolescenti

L’applicazione di intelligenza artificiale generativa in questione è, come ha riportato Euronews, ClothOff, disponibile sia da computer sia da device mobile con un canale Telegram dedicato. Con lo slogan «Spogliate chiunque, spogliate le ragazze gratuitamente» permette agli utenti, al costo di soli 10 euro, di realizzare 25 immagini deepfake denudando chiunque appaia nella propria galleria fotografica. Come riporta El Paìs, le fotografie hanno iniziato a circolare sui gruppi Whatsapp delle scuole locali, senza che le ragazze in questione sapessero nulla. «Ero nel cortile con amiche, quando uno si è avvicinato e mi ha detto di aver visto una mia foto senza veli», ha raccontato Isabel, nome fittizio di una delle giovani. «Ho avuto paura, tante altre ragazze hanno ricevuto le foto sullo smartphone».

Realizzati con l'app ClothOff, i deepfake delle ragazze in Spagna hanno fatto il giro di Whatsapp. Online i chatbot e software abbondano.
Il software ClothOff può spogliare digitalmente un soggetto (Screenshot Clothoff.io).

Una ragazza ha solo 11 anni, mentre un’altra è stata persino ricattata su Instagram attraverso un profilo falso. Un ignoto utente infatti l’avrebbe costretta a pagare una somma in denaro per evitare la diffusione capillare della foto. A peggiorare la situazione poi ci sono i commenti degli altri compagni di scuola. «Non lamentarti», avrebbe detto uno di loro. «Le ragazze caricano sempre foto sui social in cui mostrano il culo». È probabile, come ha sottolineato anche la Cnn, che le immagini siano già approdate su OnlyFans oppure sui siti pornografici del Paese o internazionali, rendendo sempre più difficile il tracciamento. Le mamme delle 20 ragazze si sono invece già organizzate formando un gruppo su Whatsapp per aiutarsi a vicenda e alzare la voce. «Non siete consapevoli di quale danno avete fatto loro», ha proseguito Al Adib. «Non sapete nemmeno quale crimine avete commesso».

Non solo ClothOff, sul web purtroppo le app abbondano 

ClothOff non rappresenta un unicum sul web per spogliare digitalmente una persona. Dall’avvento online dell’intelligenza artificiale sono apparsi numerosi software in grado di trasformare una foto in pochi istanti. Molto diffuso, anche in Italia, il chatbot di Telegram BikiniOff che analizza uno scatto ed effettua un rapido processo di editing della durata di appena 30 secondi. Basta allegare la foto desiderata e l’IA sostituirà il soggetto, analizzando posa e proporzioni, con un nudo coerente ripreso dal web. Online è possibile imbattersi anche in SoulGen, software che modifica a piacimento le proprie foto. «Aggiungi, estendi o rimuovi contenuti con semplici istruzioni di testo», si legge sul sito ufficiale. In modo simile funziona anche DeepNude, che denuda un soggetto in tre «semplici passaggi». Basta caricare l’immagine, mostrare la maggior parte del corpo ed evitare abiti larghi. Un fenomeno in rapida ascesa, cui occorre porre un freno al più presto.

Realizzati con l'app ClothOff, i deepfake delle ragazze in Spagna hanno fatto il giro di Whatsapp. Online i chatbot e software abbondano.
Il profilo social dell’app DeepNude, capace di modificare le foto (Getty Images).

Frontex: nel 2023 raddoppiati gli arrivi irregolari nel Mediterraneo centrale

Il numero di rilevamenti di attraversamenti irregolari alle frontiere esterne dell’Ue è aumentato di un quinto (+18 per cento) nei primi otto mesi del 2023, superando le 232 mila unità: si tratta del totale più alto nel periodo gennaio-agosto dal 2016. L’aumento è stato determinato principalmente dal numero di arrivi attraverso il Mediterraneo centrale. Il numero di attraversamenti irregolari su questa rotta ( 114.562) è quasi raddoppiato (+96 per cento) rispetto ai primi otto mesi del 2022. Lo rende noto Frontex, Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, sottolineando come la pressione da Tunisia e Libia «potrebbe persistere nei prossimi mesi con i trafficanti che offrono prezzi più bassi per i migranti in un contesto di feroce concorrenza tra i gruppi criminali».

Frontex: nel 2023 raddoppiati gli arrivi irregolari nel Mediterraneo centrale. E la pressione da Tunisia e Libia «potrebbe persistere».
Migranti soccorsi al largo di Lampedusa (Imagoeconomica).

Su tutte le altre rotte migratorie gli arrivi sono diminuiti

L’allarme era stato già lanciato, in giorni particolarmente complicati per Lampedusa, dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, secondo cui «la situazione potrebbe anche peggiorare». Gli arrivi sulla maggior parte delle altre rotte migratorie nel 2023 hanno registrato un calo, che va dal 5 per cento sulla rotta dell’Africa occidentale al 19 per cento su quella dei Balcani occidentali. Ma dal Mediterraneo centrale gli arrivi sono praticamente raddoppiati. Nel solo mese di agosto sono stati registrati oltre 25 mila arrivi: Costa d’Avorio, Egitto e Guinea le principali nazioni di partenza dei migranti.

Von der Leyen: «Ho chiesto a Draghi un report sulla competitività Ue»

Mario Draghi torna in campo e lo fa in punta di piedi. L’ex premier infatti è stato chiamato a collaborare con la Commissione Ue per analizzare lo stato della competitività del Vecchio continente. Lo ha annunciato la presidente Ursula von der Leyen nel corso del suo discorso sullo stato dell’Unione all’Europarlamento.  «Tre sfide – lavoro, inflazione e ambiente commerciale – arrivano in un momento in cui chiediamo anche all’industria di guidare la transizione pulita», ha detto la presidente dell’esecutivo europeo. «Dobbiamo quindi guardare avanti e stabilire come rimanere competitivi mentre lo facciamo. Per questo motivo ho chiesto a Mario Draghi, una delle grandi menti economiche europee, di preparare un rapporto sul futuro della competitività dell’Ue».

Le sfide di Ursula von der Leyen che punta a una riconferma

La presidente ha tracciato il bilancio del lavoro svolto finora e quello ancora da fare, a partire dal Green Deal e dal patto sui migranti, fino alla lotta all’inflazione e la crisi ucraina. Un discorso programmatico, il suo, che pone implicitamente le basi per la sua ricandidatura al vertice di Palazzo Berlaymont. Non è un mistero infatti che l’ex ministra tedesca punti a un secondo mandato. Come del resto sono circolate voci circa una possibile candidatura dell’ex presidente della Bce alla guida della Commissione.