Chernihiv, bombe russe sul centro della città: morti e feriti

Le forze russe hanno bombardato il centro della città di Chernihiv, nel nord dell’Ucraina. Lo riferiscono le autorità, scrive il Kyiv Independent citando il governatore Viacheslav Chaus. Lo stesso ha affermato che la cittadina è stata presa di mira «probabilmente con un missile balistico» e ha invitato la popolazione a «rimanere nei nascondigli». Ci sarebbero, secondo un primo bilancio del ministero dell’Interno, cinque morti e 37 feriti.

Zelensky: «Colpiti università e teatro»

Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che l’esercito russo ha colpito la piazza centrale della città settentrionale, compresi un teatro e un’università, avvertendo che ci sono vittime. Questo quanto ha scritto su Telegram: «Un missile russo ha colpito proprio il centro della città, nella nostra Chernihiv. Una piazza, il politecnico, un teatro. Un sabato qualunque, che la Russia ha trasformato in un giorno di dolore e perdita. Ci sono morti, ci sono feriti». Zelensky ha quindi pubblicato un video del luogo dopo il bombardamento in cui si vedono detriti attorno a un grande edificio di epoca sovietica, con auto parcheggiate intorno parzialmente distrutte, tetti frantumati e finestre esplose. Sui social è invece diventato virale il filmato che riprende l’esatto momento dell’attacco:

Dopo aver reso noto il primo bilancio dell’accaduto, il ministro dell’Interno Igor Klymenko ha così dichiarato sul suo canale Telegram: «In un sabato mattina festivo la gente stava uscendo dalla chiesa con ceste di mele consacrate. Ci sono 42 persone coinvolte nell’attacco russo sul Teatro Drammatico di Chernihiv». In Ucraina, come in altri Paesi dell’est Europa, si celebra infatti l’Apple Feast Day, una festa ortodossa.

Le forze russe hanno marciato attraverso Chernihiv quando hanno invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022, da diverse direzioni, inclusa la Bielorussia. Sono stati poi respinti dalle forze di Kiev. Da allora, l’Ucraina settentrionale è stata in gran parte risparmiata dai feroci combattimenti che hanno infuriato a Est e a Sud.