
Costrette a fare 75 chilometri per abortire, a cui è stato imposto l'ascolto del battito del feto, insultate e offese dal personale medico. Queste sono le storie di otto donne, raccolte da Non Una di Meno Rimini, la cui interruzione di gravidanza è stata resa un incubo a causa dell'obiezione di coscienza e della stigmatizzazione dell'Ivg.
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