«Lo stop ai cellulari? Non è una questione risolutiva. Certamente per un giovane è un segnale forte ma non è che si risolve perché poi, magari, se lo fanno prestare dal fratello o trovano il modo di usarlo». Lo ha detto il segretario di FI e ministro degli Esteri Antonio Tajani interpellato a margine della presentazione della legge Mai sole su una delle misure emerse del dl contro la criminalità minorile.
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«Fondamentale la rieducazione in carcere»
«È uno strumento aggiuntivo, io penso sempre che l’aspetto fondamentale sia la rieducazione in carcere, per questo è giusto che gli istituti di detenzione minorile ci puntino ancor più degli altri», ha aggiunto. Tajani ha poi commentato le parole di Salvini, riguardo ai minorenni che meritano il carcere se si macchiano di reati gravi. «Non possiamo che considerare un 14enne che gira armato un criminale. Detto questo, ci sono le carceri minorili che devono lavorare per la rieducazione. Non dobbiamo mai rinunciare alla possibilità di far sì che questi giovani si allontanino dal mondo del crimine».