Incontro tra il premier Conte e i sindacati. Per chi guadagna fino a 28 mila euro dovrebbero essere circa 100 euro in più in busta paga. Diventano 80 euro tra 28mila e 35 mila.
L’incontro era atteso, la riforma annunciata. Il premier Giuseppe Conte il 17 gennaio ha illustrato ai sindacati le proposte dell’esecutivo per tagliare il cuneo fiscale sui redditi da lavoro. «L’appuntamento oggi è dedicato alle modalità di attuazione del taglio del cuneo e al progetto di riforma complessiva del sistema fiscale, in particolare l’Irpef, che è fondamentale per semplificare il nostro sistema tributario e ridurre il carico fiscale su famiglie, lavoratori e pensionati. Coinvolgeremo nel piano di riforma fiscale anche i pensionati. L’obiettivo è restituire sicurezza economica ai lavoratori e alle famiglie, rendendo più equo il sistema tributario», ha detto il premier.
PER CHI GUADAGNA FINO A 28 MILA EURO SONO 100 EURO IN PIÙ
Il taglio del cuneo fiscale che interesserà i redditi fino a 40 mila euro, arrivando a 100 euro al mese per chi guadagna fino a 28 mila euro, per poi scendere con un doppio sistema di decalage. Sarebbe questa l’ipotesi illustrata dal governo al tavolo con i sindacati in corso a Palazzo Chigi. Dopo i 28 mila euro e fino ai 35 mila, la riduzione delle tasse calerebbe gradualmente fino ad arrivare a 80 euro al mese; oltre i 35 mila euro scenderebbe ancora fino ad azzerarsi. Si starebbe ancora valutando oltre quale soglia trasformare il bonus fiscale in detrazione.
GUALTIERI: «TAGLIO DEL CUNEO SOLO IL PRIMO PASSO»
L’incontro con i sindacati è andato «molto bene, c’è stata ampia convergenza sulla modalità con cui varare questo primo intervento importante a sostengo dei redditi da lavoro dipendente», ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al termine dell’incontro. Il taglio del cuneo fiscale «rappresenta il primo passo di una più generale riforma fiscale» che sarà elaborata nei prossimi mesi con l’obiettivo di varare la legge delega entro aprile. Si tratta comunque di «un primo segnale importante e concreto a sostegno della crescita».
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