I risultati dei primi nove mesi del 2023 confermano la solidità e resilienza di Fincantieri, che prosegue con successo la delivery del Piano 2023-2027 basato su una visione di lungo periodo e sulla concentrazione sul core business della cantieristica Cruise, Difesa e Offshore.
EBITDA in crescita: più 60 per cento
In particolare, i ricavi del leader mondiale nello shipbuilding sono stati pari a 5,4 miliardi di euro, lievemente in crescita rispetto ai primi nove mesi del 2022 (5,3 miliardI). L’EBITDA è salito invece a 276 milioni di euro (+60 per cento), con un margine del 5,1 per cento. Confermate le previsioni al 5 per cento per il 2023.
Carico di lavoro pari oltre quattro volte i ricavi
Il carico di lavoro complessivo è stato pari a 32,6 miliardi – circa 4,4 volte il fatturato del 2022 – di cui 22,2 miliardi di backlog (86 navi in consegna fino al 2030) e circa 10,4 miliardi di euro di soft backlog. I nuovi ordini acquisiti sono stati pari a 4,0 miliardi di euro, di cui 1,9 miliardi nel terzo trimestre, con un book to bill superiore a 1. La posizione finanziaria netta è risultata negativa per 2,7 miliardi di euro, in linea con l’andamento dei fabbisogni operativi e di investimento del periodo.
Le navi da crociera valgono metà del fatturato
I ricavi relativi all’area di business Cruise sono stati pari a 2,9 miliardi di euro, pari alla metà del fatturato totale. In questo segmento ci sono alcune novità non ancora contemplate nei conti: Fincantieri ha finalizzato a ottobre un ordine per due navi a idrogeno che si uniranno alla flotta MSC Explora Journeys e il contratto con la Regione Sicilia per la costruzione di un nuovo traghetto Ropax a propulsione ibrida (diesel e gas naturale liquefatto) che coprirà le tratte tra la Sicilia e le isole di Lampedusa e Pantelleria.
La Difesa: crescono i volumi nei cantieri americani
Nel segmento Naval, i ricavi sono stati pari a 1,4 miliardi di euro, circa un quarto del totale. Sono cresciuti i volumi dei cantieri americani. Fincantieri ha inoltre sottoscritto nel terzo trimestre contratti per il terzo sottomarino del programma U212NFS per la Marina militare italiana, per tre Offshore Patrol Vessel per la stessa Marina, più altri tre in opzione, e per l’ammodernamento delle fregate classe Horizon italiane e francesi, assegnato a Naviris, la joint venture paritetica con Naval Group, ed Eurosam, un consorzio formato da MBDA e Thales.
Eolico offshore: EBITDA più che raddoppiato
Il settore Offshore e navi speciali ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi in aumento del 28,2 per cento e un EBITDA positivo per 31 milioni di euro, più che doppio rispetto a quello di fine settembre 2022. Inoltre, nel primo semestre di quest’anno il Gruppo ha siglato ordini per otto unità Commissioning Service Operation Vessel (CSOV), cui va ad aggiungersi la commessa finalizzata a ottobre per la progettazione e costruzione di due CSOV ibridi e due in opzione.
Subacquea, Fincantieri «locomotiva della supply chain»
Il Gruppo ha inoltre firmato a ottobre un Memorandum of Understanding nell’ambito della subacquea, rafforzando la collaborazione strategica con Leonardo con l’obiettivo di mettere a fattor comune le rispettive competenze e capacità nel settore dell’underwater. «Siamo la locomotiva di questa nuova supply chain che abbraccia attori istituzionali e civili», ha detto l’amministratore delegato Pierroberto Folgiero rispondendo agli analisti durante la conference call.