Eredi senza codice fiscale: le istruzioni sulla successione per i residenti all’estero

Nel momento in cui si rende necessaria una successione può verificarsi il caso particolare in cui uno o più eredi non siano residenti in Italia e, dunque, siano senza il codice fiscale. Sul tema è intervenuta l’Agenzia delle Entrate per chiarire quali siano le migliori modalità per gestire la circostanza.

Eredi senza codice fiscale: cosa fare con la successione?

L’AdE ha nello specifico risposto all’interpello relativo al caso di una successione in cui gli eredi sono residenti all’estero e, dunque, privi di cittadinanza italiana e senza un codice fiscale italiano. Proprio l’assenza di quest’ultimo impedisce alla procedura di dichiarazione di successione telematica di essere completata. Nella sua risposta, l’Agenzia ha sottolineato che, in base ai principi di territorialità dell’imposta di successione, l’imposta è dovuta sia sui beni esistenti in Italia che all’estero se il defunto era residente in Italia al momento della sua morte. Questo vuol dire che tutti gli eredi e i legatari, a prescindere dal loro luogo di residenza fiscale, sono tenuti presentare la dichiarazione di successione e a pagare l’imposta, se dovuta. È, più nello specifico, necessario che anche un solo erede presenti la dichiarazione di successione e, se residente all’estero e senza codice fiscale, potrà svolgere questa operazione in modalità fisica invece che cartacea.

La dichiarazione può essere presentata in forma cartacea

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito dunque che «per i soggetti tenuti residenti all’estero, se impossibilitati alla trasmissione telematica, la dichiarazione può essere in via eccezionale presentata nella forma cartacea, come precisato nelle istruzioni alla Dichiarazione di successione e domanda di volture catastali». A questo aggiunge che al posto del codice fiscale l’erede dovrà indicare i propri dati, ovvero nome, cognome, luogo e data di nascita, e domicilio estero.