UniCredit, i risultati dei primi nove mesi del 2023: utile record a 6,7 miliardi

Il 23 ottobre 2023 il Consiglio di amministrazione di UniCredit S.p.A. ha approvato i risultati consolidati di Gruppo al 30 settembre 2023 relativi al terzo trimestre e ai primi nove mesi dell’anno. Un’altra solida serie di risultati finanziari a ulteriore conferma del percorso del Gruppo nella costruzione di un’eccellenza sostenibile. Per l’undicesimo trimestre consecutivo conferma infatti il proprio percorso di trasformazione tramite il conseguimento degli obiettivi prefissati sulle tre leve dei ricavi netti, dei costi e dell’efficienza patrimoniale, con un aumento dei rendimenti di alta qualità aggiustati per il rischio, ben posizionati per far fronte alle incertezze macroeconomiche.

Utile netto +67,7 per cento rispetto ai primi nove mesi del 2022

La trasformazione della banca è ulteriormente evidenziata dal RoTE1 del terzo trimestre 2023 pari al 23,4 per cento e dall’utile netto contabile del terzo trimestre superiore a 2,3 miliardi di euro. Nei primi nove mesi l’utile netto ha raggiunto la cifra record di 6,7 miliardi, con un aumento del 67,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. Il risultato finanziario del terzo trimestre riflette una crescita costante in tutte le aree geografiche, grazie a un modello unico pan-europeo, con ricavi netti di 5,8 miliardi, in crescita del 23,1 per cento anno su anno, sostenuti da un margine di interesse (“NII”) di 3,6 miliardi, in aumento del 45,0 per cento anno su anno, principalmente per effetto dell’aumento dei tassi di interesse e della buona gestione del pass-through dei depositi. Le commissioni si sono attestate a 1,8 miliardi, in calo del 5,2 per cento anno su anno, soprattutto a causa dell’impatto delle riduzioni delle commissioni sui conti correnti in Italia e dei maggiori costi di cartolarizzazione. Al netto di queste componenti, le commissioni sono diminuite dell’1,3 per cento anno su anno, confermando la loro resilienza nonostante il quadro macroeconomico sfavorevole.

Costi operativi, pratiche ESG e digitalizzazione

Le rettifiche su crediti (“LLP”) si sono attestate a 135 milioni di euro nel trimestre, determinando un costo del rischio strutturalmente basso (“CoR”) di 12 punti base. Questo dato, unitamente alla minore volatilità del CoR, riflette la buona qualità degli attivi del Gruppo ed è ulteriormente rafforzato da perdite attese costantemente basse, da un basso livello di esposizioni deteriorate con un’elevata copertura, da bassi tassi di insolvenza, oltre che dagli overlay in essere pari a 1,75 miliardi. La solidità della gestione dello staging, degli overlay e delle rettifiche sui crediti è parzialmente riflessa nelle riprese di valore osservate. Nel terzo trimestre i costi operativi sono stati pari a 2,3 miliardi, stabili trimestre su trimestre e in calo del 2,3 per cento anno su anno nonostante le pressioni inflazionistiche, a conferma della capacità del Gruppo di ridurre strutturalmente la propria base di costi, proteggendo al contempo la crescita dei ricavi e realizzando gli investimenti che garantiranno il successo futuro.  UniCredit conferma l’impegno a sostenere il progresso dei clienti, dei dipendenti e delle comunità in cui opera, e a facilitare i clienti verso una transizione verde giusta ed equa. Gli sforzi del Gruppo per rafforzare l’attenzione alle questioni sociali e l’integrazione delle pratiche ESG nell’erogazione dei prestiti hanno determinato un significativo innalzamento del rating ESG da parte di MSCI ad “AA”. Lo slancio del successo finanziario e degli investimenti strategici del Gruppo nel settore digitale e dei pagamenti è ulteriormente evidenziato dal conferimento del premio The Banker come Migliore banca per l’innovazione nel Digital Banking e Migliore banca per i pagamenti a livello globale. Questi premi testimoniano il successo della trasformazione industriale e digitale in corso e l’impegno e la dedizione del Gruppo nel suo percorso di digitalizzazione.

L’ad Orcel: «Risultati eccellenti»

Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, ha dichiarato: Abbiamo messo a segno un altro trimestre eccellente, generando un utile netto superiore a 2,3 miliardi e una crescita dell’EPS del 54 per cento anno su anno. Continuiamo a differenziarci in tutte le principali metriche finanziarie, con una forte attenzione ai ricavi aggiustati per il rischio di alta qualità, alla disciplina dei costi e al mantenimento di una elevata qualità degli attivi. Stiamo gradualmente sfruttando tutta la potenza della nostra rete commerciale e tutte le aree geografiche stanno registrando una crescita redditizia. Siamo stati in grado di ottenere questi risultati grazie alla avvenuta trasformazione industriale e culturale di UniCredit. Partendo da un insieme eterogeneo di 13 istituzioni, ci siamo evoluti per diventare un singolo Gruppo che lavora in armonia – e che ha accesso a 15 milioni di clienti e 13 mercati in Europa. Procediamo verso la prossima fase della nostra trasformazione, che ci permetterà di rafforzare ancora di più le nostre capacità e di rendere ancora più solidi i nostri risultati finanziari».