L’opposizione di centrodestra albanese ha protestato contro la maggioranza legata al premier Edi Rama, bloccando i lavori d’aula in Parlamento con urla e fumogeni. Il botta e risposta tra i partiti legati al leader dell’Albania e le opposizioni sono iniziati la scorsa settimana. I gruppi che sostengono l’ex premier Sali Berisha hanno accusato l’attuale primo ministro di aver «negato la costituzione di una serie di commissioni d’inchiesta». Nel tentativo di fermare i lavori, sono state ammassate decine di sedie al centro dell’aula. Poi i parlamentari hanno accesso i fumogeni, riempiendo la sala di fumo.
| Opposition MPs in Albanian Parliament are protesting against the Parliament using smoke canister and blocking the floor with chairs during the session on Tuesday.
Isa Myzyraj pic.twitter.com/odkBWvIKxY
— Balkan Insight (@BalkanInsight) November 9, 2023
La maggioranza risponde alle accuse
I partiti socialisti di Rama hanno proseguito i lavori e approvato una serie di provvedimenti, nonostante il caos. Secondo la maggioranza, le proteste sarebbero un modo per distogliere l’attenzione dai guai giudiziari vissuti in queste settimane dall’ex premier Berisha, indagato per corruzione insieme al genero. Quest’ultimo è stato anche arrestato, tre settimane fa.
Berisha contro l’accordo Rama-Meloni
Nei giorni scorsi Berisha è stato intervistato dal Corriere della Sera e ha criticato l’accordo sottoscritto da Rama e Giorgia Meloni sui migranti. L’ex primo ministro ha dichiarato: «L’Albania è un Paese ospitale non c’è razzismo, ma è anche un Paese piccolo che teme perciò possano amplificarsi sul suo territorio i problemi già visti in altri Paesi, dove sono nati questi centri».
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