A Gaza oltre 50 vittime nei raid notturni, Netanyahu: «Ogni membro di Hamas è un uomo morto»

Il numero delle vittime nella Striscia di Gaza per i bombardamenti israeliani degli ultimi sei giorni è salito ad almeno 1200 morti e circa 5600 feriti, ha detto giovedì 12 ottobre il Ministero della Sanità palestinese. Almeno 51 persone sono morte e altre 281 rimaste ferite negli attacchi aerei compiuti nella notte di giovedì 12 ottobre, secondo la stessa fonte. I raid hanno colpito Gaza, Jabaliya, Sabra, Al Zaytoun, Al Nafaq, Tal Al Hawa e Khan Younis. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), quasi 339 mila persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case nella Striscia di Gaza sotto assedio e bombardata dall’esercito di Israele. Il numero degli sfollati nel territorio palestinese da 2,3 milioni di abitanti «è aumentato di altre 75 mila persone e ha raggiunto la cifra di 338.934», ha affermato l’ufficio Onu. Quella di Gaza è e sarà un’operazione «senza precedenti». E Netanyahu ha detto: «Ogni membro di Hamas è un uomo morto». Nel sud di Israele è stato colpito dal dal lancio di razzi di Hamas l’ospedale di Ashkelon.  Appello di Hamas alle piazze, si teme la rivolta araba.

Blinken in Medio Oriente: «Incontrerà Abu Mazen»

Fonti palestinesi affermano che il presidente Mahmoud Abbas (Abu Mazen) incontrerà venerdì 13 ottobre il segretario di Stato americano Antony Blinken, in visita in Medio Oriente. «Nell’ambito dell’impegno profuso 24 ore su 24 dalla leadership palestinese per fermare questa guerra devastante e nel quadro dello sforzo congiunto tra Giordania e Palestina, Abbas si incontra oggi ad Amman con il re Abdullah, ha scritto sul suo account X il segretario generale del comitato esecutivo dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), Hussein Al-Sheikh.

Colpita forza d’élite Nukhba di Hamas, responsabile dell’infiltrazione in Israele

Nei raid della notte scorsa sulla Striscia l’esercito ha più volte colpito le forze di élite Nukhba di Hamas, in particolare i suoi centri operativi di comando. «Queste forze – ha spiegato l’esercito – sono costituite da terroristi selezionati da alti funzionari di Hamas, designati per effettuare attacchi terroristici come imboscate, incursioni, assalti, infiltrazioni attraverso tunnel terroristici, nonché missili anticarro, razzi e fuoco di cecchini».

Appello della Croce Rossa per la liberazione degli ostaggi

Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha contattato Hamas e le autorità israeliane per giungere alla liberazione degli ostaggi israeliani, implorando alle due parti di adoperarsi per ridurre le sofferenze dei civili. L’offerta è quella di effettuare visite umanitarie, mettere in contatto le famiglie con gli ostaggi e agevolare la liberazione di questi ultimi. Fabrizio Carboni, responsabile della Croce Rossa internazionale per il Medio Oriente ha ricordato che la presa di ostaggi è proibita dal diritto internazionale.

Israele: «La Cina deve assumere un atteggiamento più equilibrato»

La Cina ha bisogno di assumere «un atteggiamento più equilibrato» sul conflitto tra Israele e Hamas. Lo afferma l’ambasciatrice israeliana a Pechino, lrit Ben-Abba, in un’intervista a Bloomberg Tv, anticipando che Zhai Jun, l’inviato cinese per il Medio Oriente, dovrebbe avere oggi colloqui con la parte israeliana, dopo le telefonate con quelle egiziana e palestinese.