Il presidente dell’Anci Antonio Decaro è tornato a parlare del Reddito di cittadinanza. Intervenendo il primo agosto a Omnibus su La7 il sindaco dem di Bari ha spiegato che il Rdc «sarà stato sbagliato nella forma, ha dato la possibilità al alcuni di truffare ma è stato una forma di contrasto alla povertà». Poi ha aggiunto: «La stragrande maggioranza di quelli che trovavo sotto il Comune, in questi anni non sono venuti più perché con il Rdc hanno avuto la possibilità di mettere il piatto in tavola». Del resto, «nel territorio della mia regione c’è una disoccupazione altissima, non è che li mando al centro per l’impiego e il giorno dopo trovano un lavoro. Tante di quelle persone non troveranno un lavoro, perderanno l’assegno che non si chiamerà più Rdc ma sarà una forma di attivazione di un percorso lavorativo che non ci sarà. Le persone secondo voi dove andranno dopo? Non andranno dal governo o all’Inps, vengono alla porta del Comune tanto è vero che in questi giorni abbiamo ritrovato persone sotto il portone che non vedevamo da tanto tempo».
Decaro: «Presto ci sarà il problema affitti»
Decaro nel corso del suo intervento ha posto l’attenzione anche su un altro tema, quello del sostegno per affitti e morosità incolpevoli: «Oggi abbiamo il problema del Rdc, tra qualche mese non avremo più le risorse per gli affitti e per la morosità incolpevole», ha spiegato il sindaco di Bari. Anche in quel caso chi resterà senza aiuto andrà a bussare «al terminale più esposto politicamente, il politico di prossimità che è il sindaco. Nelle città più grandi al Comune, nei comuni più piccoli direttamente al portone di casa del sindaco», ha aggiunto sottolineando che «ovviamente si scarica sui sindaci il problema».