Hamas ha liberato, come da accordi, i primi 13 ostaggi israeliani, che dopo essere stati consegnati alla Croce Rossa sono stati trasportati in Egitto. Entreranno poi in Israele dal valico di Nitzana, che si trova a un ventina di chilometri da quello di Rafah. Lo ha confermato una fonte politica israeliana ai media. Da Nitzana proseguiranno per la base aerea di Hatzarim, che si trova vicino Beer Sheva, all’inizio del Negev. Dodici dei 13 ostaggi rilasciati, è emerso, sono del kibbutz di Nir Oz. Israele è pronto a liberare in cambio 39 detenuti palestinesi minorenni (15) e donne (24), trasferiti nella prigione di Ofer in Cisgiordania prima del rilascio. Nel frattempo sono state consegnate 30 mila tonnellate di aiuti tramite il valico di Rafah.

Liberati anche 12 prigionieri thailandesi
Hamas ha liberato anche 12 lavoratori thailandesi presi in ostaggio il 7 ottobre. Lo ha annunciato su X Srettha Thavisin, premier della Thailandia. Il rilascio di questi ostaggi non rientra nell’accordo tra Israele e Hamas, ma nasce da un negoziato separato, gestito dall’Iran. L’organizzazione terroristica palestinese in tutto aveva rapito 23 cittadini thailandesi.
Due morti nel tentato passaggio da sud a nord di Gaza
Due palestinesi sono rimasti uccisi dal fuoco di militari israeliani nel tentativo di passare, nelle prime ore della tregua, dal settore meridionale a quello settentrionale della Striscia di Gaza. L’Idf ha ribadito che il cessate il fuoco di quattro giorni non consente il ritorno degli sfollati palestinesi dal sud al nord dell’enclave palestinese. Oltre a due vittime ci sarebbero anche 15 feriti. Poco prima dell’inizio della tregua, l’esercito israeliano ha demolito un tunnel scoperto sotto l’ospedale al-Shifa.
Sirene di allarme a Eilat, forse a causa di un drone
Le sirene di allarme hanno risuonato a Eilat, località turistica nell’estremo sud di Israele, affacciata sul Mar Rosso. I media hanno riferito come causa dell’infiltrazione il volo di un drone ostile. Da tempo gli Houthi yemeniti, alleati dell’Iran, inviano missili o droni contro la città israeliana.

A Rafah centinaia di persone premono per passare il valico
Centinaia di persone si sono riversate al valico di Rafah, sia dal lato egiziano che da quello palestinese, nella speranza di attraversarlo pur senza figurare in alcun elenco preventivo. Tra queste ci sono stranieri ed egiziani rimasti bloccati nella Striscia, che vogliono passare in Egitto, e palestinesi bloccati nel Sinai e in altre città egiziane, che invece vogliono tornare a Gaza. Intanto continuano ad attraversare il valico i camion con gli aiuti, in coordinamento con l’Unrwa e la Mezzaluna Rossa egiziana e palestinese.