Migliaia di indiani stanno contestando nello Stato del Madhya Pradesh la diga di Dauhdan, la cui realizzazione è stata decisa 20 anni fa e che dovrebbe essere inaugurata tra pochi mesi. La diga costituisce il primo tratto dell’infrastruttura National Water Linking Project, un progetto del governo di Modi che collegherà il corso di 16 fiumi in tutto il territorio nazionale.
Con l’apertura della diga la Riserva delle Tigri di Panna verrà sommersa
Dauhdan unirà il corso di due fiumi, il Ken e il Betwa, con l’obiettivo di irrigare ogni anno 1.062 ettari di terra coltivabile nella regione del Bundelkhand, considerata una delle più arretrate del paese, e di portare acqua potabile a 6,3 milioni di persone. Gli ambientalisti segnalano che con l’apertura della diga verranno sommersi 6 mila ettari di terreno, ovvero il 40 per cento della Riserva delle Tigri di Panna, creata da zero nel 2008 e che oggi è l’habitat non solo di una cinquantina di tigri, ma di esemplari di altre specie in via di estinzione come leopardi, orsi labiati, gaviali, o coccodrilli del Gange. Oltre al territorio della Riserva, la diga sommergerà le case di fango di alcune tribù che vivono nei 21 villaggi lungo le sponde del fiume. Il governo ha promesso indennizzi pari a 150 mila rupie (1.600 euro) per ciascuna famiglia, e 80 mila rupie per ogni casa che verrà sommersa. Ma gli abitanti della zona denunciano che in tanti altri casi analoghi sono passati anni senza che il governo pagasse le cifre promesse.