Insinna all’Eredità al posto di Insegno dopo il flop del Mercante in fiera: le ipotesi per i palinsesti Rai

La Rai sarebbe vicina ad affidare la conduzione del programma L’Eredità, ancora una volta, a Flavio Insinna, a scapito di Pino Insegno. I vertici della tv di Stato ci starebbero pensando da settimane, secondo quanto rivelato da Corriere della Sera, a causa dei bassi ascolti raccolti da Insegno con il suo Mercante in Fiera. E la decisione sembra presa. Rai e Banijay, la società che produce il format, ne hanno discusso anche nei giorni scorsi e non hanno ancora né smentito né confermato l’indiscrezione. Il dietrofront porterebbe al ritorno di Flavio Insinna, che nell’ultima puntata della scorsa stagione televisiva aveva salutato i telespettatori e sembrava a un passo da La7. Se confermato, sarà la sua quinta edizione alla guida de L’Eredità.

Insinna a L'Eredità al posto di Insegno dopo il flop del Mercante in Fiera la Rai ci pensa
Flavio Insinna (Imagoeconomica).

Nell’accordo tra Rai e Banijay non è specificato il conduttore

A inizio novembre, era anche emersa l’ipotesi di far migrare L’Eredità su un’altra rete, lasciando libero lo spazio su Rai1. Un’idea che pare già accantonata e che cozzerebbe con gli accordi già presi da Rai e Banijay nei mesi scorsi. Fanpage.it ha spiegato, però, che nel contratto siglato tra la tv di Stato e la società produttrice del programma, non sarebbe stato inserito alcun nome per la conduzione. Insinna è stato proposto da Banijay, preoccupata per gli ascolti bassi del Mercante in Fiera, che su Rai2, intanto, non decolla. Anche la redazione del Tg2 ha attaccato Insegno e il suo programma, definito «penalizzante» a livello di share.

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Baricco al posto di Augias

La Rai sarebbe in procinto di annunciare anche altre novità. Dopo l’addio di Corrado Augias, passato a La7, è rimasta scoperta la conduzione del programma La gioia della musica. Il Corriere della Sera spiega che l’idea sarebbe di affidare lo spazio in palinsesto allo scrittore Alessandro Baricco. Rientrerà a Rai1, invece, Massimo Giletti, per le celebrazioni della Radio e della Tv, oltre alle inchieste da aprile in poi. Nuovo, invece, il format che sarà affidato a Renzo Arbore su Rai2. E se Antonio Di Bella dovesse passare a La7, Gianni Minoli tornerà su Rai3 con La storia siamo noi.