Lo youtuber siciliano Davide Favaloro, noto al suo pubblico con il nome di Favarigna, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di un ragazzino di 13 anni residente nella provincia di Rimini. Così come riferito da Fanpage, Favaloro avrebbe adescato online il 13enne e, in seguito, gli avrebbe chiesto delle prestazioni sessuali a pagamento. Le molestie e le minacce sarebbero state perpetrate anche nei confronti della madre del ragazzino.
Favaloro sognava i 100 mila follower
Davide Favaloro, noto come Favarigna, è uno youtuber di 21 anni con un discreto seguito: vanta 68.900 iscritti e i suoi video sono stati visti in totale 5.312.692 volte. Ha aperto il suo canale a settembre 2020 e, avvalendosi di video dal titolo sensazionalistici come MI hanno AVVELENATO sono quasi MORTO, aveva come obiettivo arrivare entro breve ad avere 100 mila follower. Secondo le regole del mercato dei creator digitali, infatti, è da questa soglia che si possono cominciare ad avere dei guadagni interessanti, che oscillano tra i 500 e i 5 mila euro al mese. Quanto agli altri social, invece, sembra che al momento sia il profilo Instagram che YouTube di Davide Favaloro siano stati eliminati.
La vittima conosciuta online e poi le minacce di morte
In base a quanto fin qui emerso sull’intera vicenda, Davide Favaloro avrebbe conosciuto la sua vittima in rete, durante una partita online, e, dopo un’efficace opera di manipolazione, l’avrebbe indotto a compiere degli atti sessuali. A questa richiesta, inizialmente rifiutata dalla vittima, sarebbero seguite minacce di morte da parte di Favaloro, prima al 13enne e poi anche alla madre. Dalle ricostruzioni delle forze dell’ordine è anche emerso che lo youtuber si sia recato a Rimini e avrebbe convinto il ragazzino a dargli dei baci sulla bocca e a masturbarlo in cambio di soldi, pare con somme comprese tra i 10 e i 50 euro. A. scoprire l’intera vicenda è stata la madre del 13enne che, dopo aver letto i messaggi del figlio, ha deciso di denunciare Favaloro. Per quest’ultimo è scattata la custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari Manuel Bianchi.