Spunta un video sull’iuncidente del bus di Mestre, precipitato nella serata di martedì 3 ottobre alle 19,39 dal tratto sopraelevato della bretella che collega Mestre a Marghera e all’autostrada A4 . Le telecamere lo inquadrano mentre si trova sulla parte destra della carreggiata del cavalcavia della Vempa e, chi lo ha visto, dice che la manovra era «eccessiva» o «impropria». La stessa impressione fornita da un testimone che era alla guida di un’auto che seguiva il bus. L’autista, deceduto, si chiamava Alberto Rizzotto, 40 anni, era di Treviso e aveva preso servizio poco prima dello schianto. Il bilancio ufficiale dell’incidente è di 21 vittime e 15 feriti, cinque dei quali in gravi condizioni.
Incidente stradale – Mestre Aggiornamento
Il Centro coordinamento soccorsi informa che alle ore 5 di questa mattina sono terminate le operazioni di rimozione della carcassa dell’autobus
La viabilità su Rampa Rizzardi direzione Marghera è ancora interrotta per…
— Comune di Venezia (@comunevenezia) October 4, 2023
Massimo Fiorese, amministratore delegato dell’azienda: «Avevano prenotato la corsa in 16»
Massimo Fiorese, amministratore delegato dell’azienda, dice al Corriere della Sera: «Ha preso le persone da piazzale Roma e le stava riportando in campeggio, a Marghera, in quello che una volta si chiamava Jolly. Avevano prenotato la corsa in 16, ma evidentemente sfortuna ha voluto che sia salito anche qualcuno che non aveva prenotato e quando ha visto l’autobus arrivare, bello grande, con tanti posti, è montato lo stesso». Poi parla del filmato dell’incidente: «Il bus è quasi fermo quando sfonda il guardrail. Penso che l’autista abbia avuto un malore, perché altrimenti non me lo spiego. Nel video si vede che il bus è quasi fermo, il guardrail è fino, non è di quelli più moderni e più strutturati, e l’autobus pesava tanto perché era di quelli elettrici. L’impatto è stato fatale». Secondo i rilievi sull’asfalto non ci sono segni di frenata. Le vittime erano dirette a una struttura ricettiva della zona, il campeggio Hu di Marghera. La procura di Venezia ha aperto un’inchiesta sull’incidente. Della dinamica dell’incidente ha parlato anche il comandante della polizia locale di Venezia Marco Agostini: «Se si fosse trattato di un colpo di sonno probabilmente, sterzando verso sinistra, il conducente sarebbe riuscito a rimettere in carreggiata il mezzo». I colleghi definiscono Alberto Rizzotto un autista esperto che svolgeva l’attività da sette anni. Altre verifiche riguarderanno invece la tenuta del guardrail e la capacità di contenimento dei mezzi della barriera.