Al via il trimestre anti-inflazione: cos’è e chi aderisce

Al via domenica 1 ottobre 2023 il trimestre anti-inflazione, l’iniziativa proposta dal ministero delle Imprese e del Made in Italy per offrire agli italiani numerosi prodotti a prezzi bloccati o scontati. Nata con l’obiettivo di tutelare il potere d’acquisto di cittadini e famiglie, vi hanno già aderito oltre 23 mila punti vendita in Italia in cui, fino al 31 dicembre 2023, sarà possibile trovare una vasta gamma di prodotti di prima necessità, alimentari e non, per l’infanzia e di largo consumo a costi calmierati.

I prodotti scontati saranno contrassegnati da un bollino tricolore

Le imprese della distribuzione che aderiscono al progetto si impegnano a offrire una selezione di articoli a prezzi contenuti, con particolare attenzione ai prodotti di uso quotidiano facenti parte del “carrello della spesa”, e a non aumentare il prezzo di tale selezione fino alla fine dell’anno. Si tratta di un vero e proprio “paniere tricolore” che verrà messo a disposizione dei consumatori attraverso iniziative come prezzi fissi, promozioni, prodotti a marchio del distributore e carrelli a prezzo scontato o unico. Saranno le singole aziende e catene distributive a scegliere quali articoli scontare.

Come sapere chi aderisce al trimestre anti-inflazione

All’iniziativa hanno aderito 32 associazioni, ma gli elenchi sono in continuo aggiornamento. Per sapere quali punti vendita partecipano al trimestre anti-inflazione, suddivisi per provincia, occorre recarsi sul sito https://mimit.gov.it/it/anti-inflazione. Gli esercizi aderenti sono riconoscibili per l’utilizzo del bollino tricolore fornito dal ministero che riprende i colori della bandiera italiana e reca la scritta “trimestre anti-inflazione”.

Emergenza Juve senza Vlahovic e Milik contro l’Atalanta, Allegri: “Favoriti? Non è una equazione”


Nella conferenza prepartita della trasferta di Bergamo, Allegri ha confermato i problemi in avanti: "Vlahovic ha problemi alla schiena, Milik al polpaccio. Giocherà Kean". Emergenza quindi, in attacco ma anche convinzione che il gruppo c'è e può far bene: "La squadra sta crescendo". Fino alla scudetto? "Non è una scienza esatta che se non hai la Champions poi vinci..."
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Lo spread, l’indebitamento italiano e la tempesta perfetta sull’Eurozona

Quando al timone dell’Italia c’è un governo di centrodestra e lo spread si scalda, subito il riflesso pavloviano è automatico: 2011, tempesta finanziaria, crollo dell’esecutivo, fine politica di Silvio Berlusconi. Ora che siamo nel 2023, la situazione non sembra la stessa ma gli scossoni sotto Giorgia Meloni cominciano a farsi sentire. Cosa sta succedendo realmente? Il mercato obbligazionario dell’Eurozona è agitato per via di rendimenti su livelli che non si vedevano da 10 anni: i titoli di Stato sprofondano, mentre lo spread si allarga. Nella giornata di giovedì 28 settembre, quando il rendimento dei Btp ha sfiorato il 5 per cento, l’ormai famigerato differenziale tra Btp e Bund tedeschi è schizzato in modo allarmante oltre la soglia psicologica dei 200 punti, per poi chiudere a 193. L’approvazione da parte del governo Meloni della Nadef, la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, non ha riacceso la fiducia dei mercati verso il nostro Paese. Tutt’altro: anche secondo il Financial Times la crescita del mercato dei bond europei è causato principalmente dai progetti di maggior indebitamento illustrati dal nostro ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti alla Camera.

Come l’indebitamento italiano influisce sullo spread tra Btp-Bund e sul mercato obbligazionario dell'eurozona.
Giancarlo Giorgetti (Ansa).

Il deficit in rialzo dell’Italia e il debito pubblico stabile preoccupano l’Europa

Giorgetti ha annunciato che per il 2024 è stato fissato un rapporto deficit/Pil al 4,3 per cento, ben superiore dunque al limite del 3 per cento previsto dai Trattati dell’Unione europea. La decisione permetterebbe di mantenere gli interventi essenziali a favore dei redditi medio-bassi, insieme a consistenti stanziamenti per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Il deficit in rialzo fa paura all’Europa, insieme al debito pubblico previsto stabile al 140 per cento, perché attorno ci sono altri elementi di incertezza. Per esempio le previsioni sulla crescita economica, giudicate (troppo) ottimistiche. E un possibile incremento delle emissioni, su un mercato che potrebbe non essere in grado di assorbire l’offerta. E così il 28 settembre i prezzi dei titoli di Stato europei sono crollati bruscamente, su un mercato obbligazionario già turbato dalla decisione della Banca centrale europea di aumentare ancora i tassi di interesse per abbassare l’inflazione.

Come l’indebitamento italiano influisce sullo spread tra Btp-Bund e sul mercato obbligazionario dell'eurozona.
Piazza Affari, Milano (Ansa).

Dalla Francia alla Spagna, la spia rossa dello spread si è accesa dappertutto

La spia rossa dello spread si è accesa in tutta Europa. In Italia, come detto, il rendimento a 10 anni è salito di 0,12 punti percentuali fino al 4,89 per cento, il livello più alto dal 2013, per uno spread schizzato sopra i 200 punti. Ma dal 2,83 al 2,93 per cento sono saliti anche i rendimenti degli stessi Bund tedeschi, benchmark su cui vengono calcolati gli spread dei titoli degli altri Paesi dell’eurozona. In Francia, dove il governo è stato criticato dall’autorità di vigilanza fiscale per non aver tagliato la spesa pubblica abbastanza da evitare di violare le regole fiscali dell’Ue nel 2024, il rendimento a 10 anni è balzato a oltre il 3,5 per cento, livello più alto dal 2011. Ai massimi da un decennio anche i titoli di Stato in Spagna, saliti oltre il 4 per cento. Piet Haines Christiansen, direttore della ricerca sul reddito fisso alla Danske Bank, ha detto al Financial Times che il mercato obbligazionario si trova nel pieno di una «tempesta perfetta», in cui il sell-off delle obbligazioni è stato guidato dalle revisioni dei deficit di Italia e Francia, dagli alti tassi di interesse e dall’aumento del prezzo del petrolio. Tra l’altro non si parla solo di Eurozona, visto che i rendimenti decennali sono aumentati leggermente anche nel Regno Unito, così come negli Stati Uniti.

Come l’indebitamento italiano influisce sullo spread tra Btp-Bund e sul mercato obbligazionario dell'eurozona.
Un operatore di Borsa segue l’andamento dello spread (Ansa).

Il differenziale è schizzato molto in alto, ma non deve far preoccupare (per ora)

Il differenziale tra i Btp italiani decennali e i Bund tedeschi è l’indicatore che si muove quando cambia la percezione dei mercati rispetto al rischio Paese. Gli investitori internazionali guardano sempre con una certa cautela verso l’Italia, che si porta dietro il peso di un debito storicamente troppo alto rispetto al Pil. In questo caso, sottolineano da più parti gli analisti, il balzo in alto dello spread non deve far preoccupare eccessivamente: il governo gode infatti di una maggioranza solida e i fondamentali dell’economia sono migliori rispetto al 2011, quando si verificò la pesante crisi del debito sovrano italiano. Secondo l’economista e professoressa della London Business School Lucrezia Reichlin, interpellata da La Stampa, il pericolo maggiore arriverà nel 2024: «Credo che la reazione dei mercati sia temporanea, ma questo dipenderà anche dalla reazione della Commissione e dei partner europei. Gli investitori non apprezzano le tensioni tra l’Italia e l’Europa. Il ministro Giorgetti ha detto di non voler fare nulla di pro-ciclico, ma l’anno prossimo l’economia andrà peggio».

Pozzallo, giudici liberano quattro migranti: «Decreto del governo illegittimo»

Il tribunale di Catania ha accolto il ricorso presentato dai legali di quattro migranti sbarcati a Lampedusa e trasferiti nel nuovo centro di Pozzallo – la struttura che, dal 25 settembre 2023, il governo ha destinato al trattenimento per quattro settimane dei richiedenti asilo provenienti dai cosiddetti Paesi sicuri allo scopo di velocizzarne i rimpatri. Secondo i giudici, il decreto che dispone questa procedura (oltre che il pagamento di una cauzione di quasi 5 mila euro per evitare la permanenza nei Cpr) è «illegittimo in più parti» alla luce del diritto comunitario e della Costituzione italiana. Di qui l’immediata liberazione dei quattro tunisini, difesi dagli avvocati Antonio Fiore e Salvatore Vitale. Il ministero dell’Interno ha già fatto sapere che impugnerà il provvedimento. La fondatezza dei richiami giuridici contenuti nella sentenza del tribunale catanese sarà quindi sottoposta al vaglio di un altro giudice.

La giudice Apostolico non ha convalidato il fermo disposto dal questore

A disporre il trattenimento era stato il questore di Ragusa alla luce del provvedimento governativo che, come anticipato, prevede che i migranti vengano trattenuti per un mese nel centro di Modica-Pozzallo mentre viene esaminata la loro domanda di protezione internazionale (presumendo che molti di loro non ne abbiano diritto e vadano quindi rimpatriati). Ma la giudice Iolanda Apostolico non ha convalidato il fermo e, durante l’udienza tenutasi venerdì 29 settembre, ha pronunciato un’articolata motivazione e disposto l’immediata liberazione dei quattro. Secondo il magistrato «deve infatti escludersi che la mera provenienza del richiedente asilo da Paese di origine sicuro possa automaticamente privare il suddetto richiedente del diritto a fare ingresso nel territorio italiano per richiedere protezione internazionale». Inoltre, la richiesta del pagamento di una cauzione per evitare il trattenimento «non è compatibile con gli articoli 8 e 9 della direttiva 2013/33, come interpretati dalla Corte di Giustizia».

L’Anm: «È democrazia»

Il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia ha così commentato la sentenza: «Noi non partecipano all’indirizzo politico e governativo, facciamo giurisdizione. È fisiologico che ci possano essere provvedimenti dei giudici che vanno contro alcuni progetti e programmi di governo. E questo non deve essere vissuto come una interferenza, questa è la democrazia».

Nadef, oltre 23 miliardi di deficit in tre anni: «Servono scelte difficili»

La situazione economica e di finanza pubblica «è più delicata di quanto prefigurato in primavera». Lo ha affermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nella premessa alla Nadef. Nella relazione al Parlamento sul documento, si legge che «gli spazi finanziari che si rendono disponibili, quale differenza tra gli andamenti tendenziali e programmatici aggiornati, che includono anche la maggiore spesa per interessi passivi conseguente al maggior disavanzo, sono pari a 3,2 miliardi nel 2023, 15,7 miliardi nel 2024 e 4,6 miliardi nel 2025». Per un totale di 23,5 miliardi di deficit in tre anni. Nel 2026, invece, il saldo obiettivo implica una correzione di 3,8 miliardi di euro rispetto all’indebitamento netto tendenziale, che consente di riportare lo stesso al di sotto della soglia del 3 per cento.

Spazi in deficit del 2023 destinati a pensioni, Pa, immigrazione e famiglie

Per il titolare del dicastero di via XX settembre, «in una situazione in cui la finanza pubblica è gravata dall’onere degli incentivi edilizi, dal rialzo dei tassi e dal rallentamento del ciclo economico internazionale, è necessario fare scelte difficili». Il governo, ha spiegato, ha scelto di affrontare i problemi più impellenti – inflazione, povertà energetica e alimentare, decrescita demografica – promuovendo al contempo gli investimenti, l’innovazione, la crescita sostenibile e la capacità di reagire dell’economia. Gli spazi in deficit del 2023, si legge nella Nadef, saranno destinati, in particolare, al conguaglio anticipato dell’adeguamento Istat per i trattamenti pensionistici previsto per l’anno 2024, a misure per il personale delle pubbliche amministrazioni e alla gestione dei flussi migratori. In arrivo anche «una misura innovativa a favore delle famiglie con redditi medi e bassi». Nel 2024 e 2025 le risorse saranno utilizzate per il taglio al cuneo fiscale sul lavoro, per l’attuazione della prima fase della riforma fiscale, per il sostegno alle famiglie e alla genitorialità, per la prosecuzione dei rinnovi contrattuali della Pa, con particolare riferimento alla sanità, per il potenziamento degli investimenti pubblici, con priorità per quelli previsti del Pnrr, nonché per il finanziamento delle politiche invariate.

Tornano le privatizzazioni

Per garantire la sostenibilità del debito e «coerentemente con una gestione più dinamica delle partecipazioni pubbliche», il nuovo scenario programmatico prevede proventi da dismissioni pari ad almeno l’1 per cento del Pil nel 2024-2026. Le dismissioni riguarderanno partecipazioni societarie pubbliche, rispetto alle quali esistono impegni nei confronti della Commissione europea legati alla disciplina degli aiuti di Stato, oppure la cui quota di possesso del settore pubblico eccede quella necessaria a mantenere un’opportuna coerenza e unitarietà di indirizzo strategico.

Azzannata da un cane in strada: 50enne ferita alla testa, operata per bacino fratturato


Una donna di 50 anni è stata aggredita da un cane a Casaleone, in provincia di Verona. L'animale sarebbe scappato da un cortile per poi avventarsi sulla signora. Dopo essere stata sottoposta a un intervento chirurgico, la 50enne è ricoverata all'ospedale Mater Salutis di Legnago. L'episodio è stato denunciato al servizio veterinario dell'Ulss 9 Scaligera.
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Ketty Roselli morta a 51 anni: addio all’attrice di CentoVetrine e Don Matteo

È morta l’attrice Ketty Roselli, volto della dottoressa Flavia Cortona nella soap opera CentoVetrine. Il decesso è avvenuto a Roma, all’età di 51 anni, dopo una lunga malattia. Il triste annuncio è stato postato sul suo account Instagram, inattivo da tempo: «Ketty è partita per il suo nuovo viaggio, dopo aver lottato fino all’ultimo senza mai mollare per la vita che tanto amava. Ricorderemo sempre il suo sorriso, la sua risata, la sua comicità, il suo talento, la sua empatia, il suo preoccuparsi per gli amici, la sua voglia di vivere, di viaggiare e di scoprire nuove cose». I funerali si terranno con cerimonia buddista presso il Teatro Marconi di Roma lunedì 2 ottobre 2023 alle ore 11.00.

Aveva esordito nello spettacolo negli Anni 90

Nata a Torino, Ketty Roselli aveva debuttato nel mondo dello spettacolo negli Anni 90 come ballerina, partecipando a vari programmi tv. Si era poi dedicata alla recitazione in teatro con parti in Jesus Christ Superstar, Grease, Serata d’onore con Gigi Proietti e Sweet Charity con Lorella Cuccarini. Nel 2009 era entrata nel cast ricorrente di CentoVetrine e negli anni seguenti aveva recitato anche in Don Matteo e Nero a metà.

Romania, allerta per possibile sconfinamento di droni russi durante un attacco all’Ucraina

La Romania ha riferito di una possibile violazione del suo spazio aereo durante gli attacchi dei droni russi nella notte tra venerdì 29 e sabato 30 settembre 2023 alle infrastrutture della vicina Ucraina. Il ministero della Difesa ha riferito che, «in seguito al rilevamento di gruppi di droni che si dirigevano verso il territorio ucraino vicino al confine rumeno», i residenti delle municipalità di Tulcea e Galati sono stati allertati. «Il sistema di sorveglianza radar ha indicato un possibile ingresso non autorizzato nello spazio aereo nazionale, con un segnale rilevato su una rotta verso il comune di Galati», ha aggiunto.

Nessun oggetto sembra essere caduto in territorio rumeno

Sempre la Difesa ha dichiarato che nessun oggetto sembra essere caduto in territorio rumeno, ma le ricerche continueranno. Intorno alla mezzanotte, i residenti di Galati e Tulcea, che si affacciano sul porto di Reni nell’Ucraina meridionale attraverso il Danubio, hanno ricevuto un avviso che li invitava a mettersi al riparo. Le misure di allerta sono state revocate circa due ore dopo. All’inizio di settembre, i soldati rumeni hanno costruito rifugi antiaerei per proteggere i residenti del villaggio rumeno orientale di Plauru dopo il ritrovamento di frammenti di droni nella zona.