La Procura della Corte dei conti ha aperto un fascicolo su Open to meraviglia, la campagna da 140 mila euro che ha avuto più successo per i meme e gli sfottò sul Web che per aver promosso le bellezze del nostro Paese all’estero. È quanto riporta Repubblica, svelando nuovi problemi per la ministra del Turismo Daniela Santanché. La Venere influencer infatti da fine giugno, dunque in piena estate, è scomparsa dai social. Nessuna traccia recente di “Venere Italia 23”, questo il nickname. L’ultimo post su Instagram risale al 27 giugno ed è ambientato a Taormina. Su Twitter il profilo è stato chiuso. Su Facebook, come su TikTok, è introvabile.
La Venere è scomparsa da più di due mesi
Il ministero del Turismo, contattato a fine agosto, ha sostenuto che lo stop della campagna fosse «una scelta ponderata», per «far atterrare le campagne sul portale italia.it». Avevano confermato che «l’influencer digitale» sarebbe presto tornata «protagonista» e che non c’erano intoppi. La Procura della Corte dei conti, però, guidata dal procuratore regionale per il Lazio Pio Silvestri, ha deciso di avviare un’istruttoria, per comprendere come mai la Venere sia scomparsa da più di due mesi, proprio in piena estate. E di notificare una richiesta di chiarimenti al ministero del Turismo. Secondo Repubblica, la mossa dei magistrati non è dovuta all’esposto che aveva presentato a fine maggio il Codacons, né alla denuncia per possibile danno erariale che aveva intimato il segretario di +Europa, Riccardo Magi. L’istruttoria, invece, prende piede dalle informazioni emerse dalla stampa, a partire dallo stop dei profili social.
