Parigi, dal primo settembre, diventerà la prima capitale europea a vietare totalmente i monopattini pubblici. È infatti in corso la rimozione di 15 mila mezzi in libero accesso. I media locali hanno riportato che l’operazione si svolge «con dolore», in quanto oltre 100 posti di lavoro sono minacciati. Si tratta tuttavia di un intervento già previsto, in quanto conseguente al risultato del referendum cittadino che lo scorso 2 aprile ha decretato la fine dei monopattini. Il Comune di Parigi aveva apertamente incoraggiato gli elettori a dismettere il servizio a causa dell’aumento degli incidenti del 189 per cento dal 2019.
La fin de la #trottinette partagée: Paris aura besoin des loueurs de vélo en libre-service pour transporter les visiteurs des #JO2024.
L'urgence: une gouvernance efficace avec les trois opérateurs de vélos partagés et d'autres grands loueurs de vélo.https://t.co/jiLoi2d9Ci
— Stein van Oosteren (@LCyclable) August 23, 2023
Quasi il 90 per cento degli elettori è favorevole al divieto
Ad aprile, per la votazione consultiva organizzata dal municipio, quasi il 90 per cento degli elettori che si sono recati ai seggi elettorali – in rappresentanza del 7 per cento degli iscritti a causa del forte astensionismo – hanno votato a favore del divieto. Anne Hidalgo, sindaco socialista di Parigi, ha poi attuato l’esito della votazione. I tre operatori Dott, Lime e Tier Mobility hanno tempo fino al termine ultimo del 31 agosto per liberare la capitale francese dai monopattini. I mezzi verranno trasferiti a Bordeaux, Lille, Berlino, Londra, Tel Aviv, Copenaghen e nel Belgio.
Trottinettes électriques : faites leurs vos adieux à Paris https://t.co/7YRb01Ji4m pic.twitter.com/VaYCTPUVr7
— EconomieMatin (@EconomieMatin) August 23, 2023