Carola Rackete sarà candidata alle elezioni europee del 2024 come capolista del movimento di sinistra radicale Die Linke. Lo aveva preannunciato il quotidiano tedesco Die Zeit ed è stata lei stessa a confermarlo su Twitter. La donna è famosa per essere stata al comando della nave ong Sea Watch 3 con cui ha forzato il blocco navale ai confini italiani, a Lampedusa, pur di far sbarcare i migranti recuperati qualche giorno prima. Spiegando i motivi per cui si candiderà, Rackete si è definita «una sorta di cane da guardia a Bruxelles» ed «ecologista di movimento senza iscrizione a un partito».
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Rackete: «Decisione non facile»
Carola Rackete ha affidato il suo pensiero a un lungo thread su Twitter. «Amici, mi candido al Parlamento Europeo!», esordisce. Poi continua: «Non ve lo aspettavate? Allora indovinate con chi… con Die Linke! Perché io, ecologista di movimento senza iscrizione a un partito, sono attratta da Bruxelles e perché dobbiamo far rinascere il partito della sinistra tedesca? Lasciate che vi spieghi». Ha spiegato che «questa decisione non è stata facile per me» e che dopo essersi consultata con molti amici ha deciso di appoggiare il movimento Die Linke perché «vuole essere un progetto collettivo, anche se io sono particolarmente sotto i riflettori».
Leute, ich kandidiere für's Europaparlament! Damit habt ihr nicht gerechnet? Dann ratet erstmal mit wem… mit @dieLinke! Warum es mich als Bewegungs-Ökologin parteilos nach Brüssel zieht und weshalb wir die LINKE #GemeinsamNeu machen müssen, möchte ich hier erklären. pic.twitter.com/HUijQNioNL
— Carola Rackete (@CaroRackete) July 17, 2023
La catastrofe climatica «sta avvenendo ora»
Rackete prosegue e spiega che «è la nostra occasione per rinnovare il partito» perché Die Linke «ha finalmente deciso di porre fine alle divisioni e ai racconti di cospirazione e di ricostruire». L’ex comandante continua: «Con la mia candidatura voglio aprire la strada a una nuova cooperazione tra i movimenti sociali e il partito. Voglio condividere il mandato con gruppi che altrimenti non avrebbero accesso al Parlamento: residenti nell’UE senza passaporto europeo e movimenti del Sud del mondo». E introduce uno dei temi centrali, quello ambientale: «Abbiamo appena vissuto la settimana più calda degli ultimi 120.000 anni. La catastrofe climatica sta avvenendo ora. È un prodotto della cattiva gestione capitalista e colpisce sempre chi è già in difficoltà, dall’est della Germania al sud globale. Questa catastrofe socio-ecologica può essere affrontata solo se mettiamo fine alla caccia al profitto, dove è in gioco la nostra sopravvivenza».
