Nuovi sviluppi nella storia della ragazza che ha denunciato per violenza sessuale Leonardo Apache La Russa, terzogenito del presidente del Senato Ignazio. Come scrive il Corriere della Sera citando una fonte della Procura, le lesioni riscontrate sul corpo della 22enne presso la Clinica Mangiagalli di Milano «potrebbero essere compatibili con una violenza sessuale».
LEGGI ANCHE: Difende La Russa e Santanchè, contestata la ministra Roccella
Le lesioni riscontrate all’ospedale nel pomeriggio del 19 maggio
Tre ecchimosi sulla pelle e tre lesioni negli organi genitali sono state accertate nel pomeriggio del 19 maggio, sul corpo della ragazza che aveva denunciato di essere stata violentata la notte precedente, riporta il Corriere. Il riscontro non è risolutivo dal punto di vista giuridico: va inteso più che altro come un indizio da approfondire nelle indagini. Nel sangue della ragazza, durante i controlli, sono state riscontrate anche tracce di cocaina, cannabis e benzodiazepine. Saranno necessari ulteriori esami per capire se la presenza della terza sostanza sia dovuta all’uso abituale di tranquillanti (ammesso dalla stessa giovane) o da altro, ad esempio l’utilizzo della cosiddetta “droga dello stupro”.
Il padre della ragazza: «Non ho dubbi su quello che racconta»
I fatti che i pm dovranno accertare sono avvenuti nell’appartamento milanese della famiglia La Russa, nei pressi di corso Buenos Aires. Lì la ragazza, una 22enne di famiglia benestante, è arrivata quella notte con il 19enne Leonardo e con un amico del giovane dopo una serata in discoteca, dove era andata con un’amica, di cui però non ricorda niente a parte aver bevuto due drink. «Spero che chi deve indagare e giudicare sappia valutare oggettivamente i fatti, indipendentemente dalla potenza politica del padre. Se verrà dimostrato quello che racconta mia figlia, e io credo a mia figlia. Lei resterà segnata per tutta la vita. Non ho dubbi su quello che racconta. Da quella notte, mia figlia è devastata», ha detto il padre della giovane.