Che idea di donna ha trasmesso la compagna di Ronaldo dal palco dell'Ariston? Forte, divertente, colta? Nulla di tutto questo. L’assurdità è stata sceglierla: non ha talenti artistici, ha storpiato il 90% dei nomi dei cantanti e vedere quei siparietti è stato uno strazio. Le polemiche evidentemente al direttore artistico non sono servite a nulla.
«Ronaldo a Sanremo». «Georgina, tango, gag e magliette. Il festival di Cr7», titola così venerdì mattina la Gazzetta dello Sport, dopo la terza serata del Festival di Sanremo, quella dedicata alle cover.
Può sembrare un titolo sessista, ma la puntata è andata proprio così: Ronaldo, seduto in prima fila, tiratissimo e quasi scocciato, mai una risata, giovedì sera è stato il protagonista indiscusso del Festival di Amadeus mentre la sua compagna, la modella 26enne Georgina Rodriduez, un ruolo, per copione, lo aveva: quello della ‘co-conduttrice’ per una sera.
Peccato che la sua presenza abbia offerto al pubblico il nulla cosmico. Niente di personale, nessuno vuole attaccare lei, ma la scelta di Amadeus di volerla sul palco. E il modo in cui ha scelto di darle spazio.
L’OMBRA DI CR7, ANCHE NEL TANGO
Lancio Ansa di mezzanotte e sei minuti: «Georgina Rodriguez si lancia in un inaspettato tango con tanto di spaccata. Applaudita dal compagno Cristiano Ronaldo, seduto in prima fila, l’argentina scende dal palco, lo bacia sulle labbra e gli consegna un mazzo di fiori». Se vi siete persi la puntata, la sua partecipazione è stata questa roba qui. Trattata dal conduttore come una bambina di 10 anni, il suo ruolo sul palco è stato quello di prolungamento di Cristiano Ronaldo.
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Tutte le gag (malriuscite) coinvolgevano il campione della Juve, qualunque cosa lei dicesse, il riferimento di Amadeus a CR7 era immancabile. Persino il tango! Dopo aver ballato Amadeus le dice: «Ronaldo ti aveva mai vista ballare il tango? No? Allora è la prima volta che ti vede ballare il tango!», come se fosse al saggio delle elementari. Perché?
UN’IDEA DI EMANCIPAZIONE SEMPRE MONCA
Chiami sul palco Alketa Vejsiu, vulcanica conduttrice tivù albanese, che dei contenuti li ha e anche una personalità esplosiva. Chiami sul palco sette artiste, Alessandra Amoroso, Giorgia, Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Gianna Nannini, Elisa ed Emma, che annunciano un concertone per raccogliere fondi contro la violenza sulle donne (il 19 settembre a Campovolo). E poi Georgina Rodriduez, il cui ruolo inutile sminuisce quasi le due partecipazioni precedenti, perché sminuisce la rappresentazione di noi donne. È come se provassimo a proporre solo ideali di donne emancipate e forti, ma poi non ci riuscissimo mai fino in fondo. Quel retaggio è troppo radicato.

Che idea di donna ha trasmesso Georgina? Capace? Divertente? Forte? Colta? Nessuna. L’assurdità è stata sceglierla. Non ha talenti artistici, parla male l’italiano (ha storpiato il 90% dei nomi dei cantanti) e vedere quei siparietti è stato uno strazio.
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Ripeto, niente contro Georgina, ma perché dobbiamo accettare che con tutte le professioniste che abbiamo in Italia – conduttrici, attrici, comiche, giornaliste – capaci di dire qualcosa e di stare sul palco sia stata scelta una «fidanzata di»?
LE POLEMICHE SULLE «FIDANZATE DI» NON SONO SERVITE
Amadeus era stato travolto dalle polemiche dopo la conferenza stampa in cui definiva le donne che aveva scelto come «belle», «belle», «molto belle» e spiegava di aver voluto al Festival Francesca Sofia Novello, la compagna di Valentino Rossi – altra fidanzata di – «per la capacità di stare un passo indietro a un grande uomo». Amadeus aveva assicurato di essere stato frainteso, dubbio molto flebile che ora è svanito. Tutte quelle critiche di cui si è parlato per giorni evidentemente non sono servite, altrimenti, per metterci una pezza, avrebbe almeno cercato di rendere la partecipazione di Georgina incentrata su Georgina e non su Ronaldo. Invece no, come scrive la Gazzetta dello Sport quello di giovedì era «Il festival di CR7».
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