Secondo l'Istat aumentano cavoli, insalata e pomodori. Ma anche i biglietti dei treni e le tariffe amministrative per i certificati. Scendono elettrodomestici e auto usate.
Mangiare verdura nel 2019 è diventato più caro, mentre acquistare un tablet più economico. Prendere un treno è risultato più costoso mentre collegarsi al web decisamente più vantaggioso. Ecco il saliscendi dei prezzi nell’anno che è appena passato. Dietro un’inflazione dimezzata, ridotta allo 0,6%, c’è quindi un mondo di prodotti e servizi in movimento.
AUMENTI PER CAVOLI, INSALATA E POMODORI
Dati dell’Istat alla mano, sono aumentati cavoli (+8,4%) insalata (+6,1%) e pomodori (+5,7%). Alimenti che però nel 2018 avevano registrato dei cali, seppure meno accentuati dei rialzi attuali. Comunque per diverse voci il 2019 è stato un anno di recupero, in varia misura, di quanto perso prima. Anche spostarsi, se significa acquistare il biglietto di un treno (+7%) o prendere un aereo per una città europea (+6,2%), è stato più oneroso. Forte rialzo invece per le tariffe amministrative legate ai certificati (+24,3%). Ma questa non è una novità, nel 2018 l’aumento era stato ancora più forte. A pesare è il passaggio dai documenti cartacei a quelli digitali. Basti pensare alla carta d’identità elettronica.
GLI ELETTRODOMESTICI COSTANO MENO
Al contrario sono scesi i prezzi di molti elettrodomestici, come frigoriferi (-3,9%), lavatrici e lavastoviglie (-3,3%). Nettamente più bassi i radiatori e condizionatori (-6,4%). Comprare un’auto usata viene meno del 2,7% mentre circa della stessa entità è il rialzo per una nuova. Il capitolo comunicazione è in deflazione, visto che si abbassano del 15,1% i prezzi per le connessioni internet e dell’8% quelli per i servizi di telefonia mobile. Stessa riduzione per il costo di pc portatili e tablet.
STABILI LE SPESE PIÙ COMUNI
Quanto alle spese più comuni, non ci sono grandi oscillazioni rispetto all’anno precedente. Mangiare una pizza o consumare al bar costa l’1,4% in più. Latte intero (-0,6%), pasta (-0,2%) e caffè (-1%) scendono un po’. Discorso a parte per i prezzi della frutta, che calano, a volte anche in modo netto, dopo i forti incrementi dell’anno precedente. Per le mele, ad esempio, al riduzione è stata del 12%.
SALGONO LE SPESE PER LA CASA
Più spese invece per la casa: nel 2019 una famiglia media ha sborsato tra acqua, elettricità e combustibili, 140,8 euro in più rispetto all’anno precedente, aggravio che sfiora 150 euro se si considera un nucleo con due figli, calcola il Codacons. Di contro, per le comunicazioni la famiglia tipo ha risparmiato 57,4 euro, cifra che sale ad 80 euro se si considera una coppia con due figli. E tra le città – stima l’Unione nazionale consumatori – Bolzano, Modena e Trapani risultano quelle più care del 2019. Ancona, Perugia e Sassari le più convenienti.
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