“Il Movimento è nato e morto tante volte, ha già attraversato e superato diversi momenti di difficoltà” , ora c’è la costituente, “un’occasione per rinnovarsi così da darsi più forza e rilanciarsi” . Lo spiega in un’intervista al Fatto Quotidiano Roberto Fico, ex presidente della Camera, ora nel comitato di garanzia del M5S. L’obiettivo è anche quello di cambiare la regola dei due mandati. “Decideranno gli iscritti. Ma seguire dogmi che appartengono ad altri periodi storici non ha senso. Siamo tutti affezionati a quella regola e ad altre che negli anni abbiamo superato, come il divieto di alleanze – aggiunge -. I due mandati e il divieto di allearsi sono due facce della stessa medaglia. E poi quel vincolo non ci ha impedito tanti problemi, tra cui quello dei tanti addii di parlamentari a legislature in corso, anche al primo mandato”. Grillo e diversi attivisti invocano il ritorno alle origini. “Tornare alle origini, tornare indietro, non è possibile e non ha senso. Siamo un Movimento proprio perché ci evolviamo ma manteniamo saldi lo spirito e l’impegno che ci animano dal primo momento – spiega Fico -. Sappiamo chi siamo. È legittimo cambiare, perché nel frattempo è cambiato tutto il resto attorno a noi”. La Costituente potrebbe essere una resa dei conti tra Conte e Grillo. “Il Movimento appartiene alla comunità dei suoi iscritti, e a tutti quelli che vogliono dare un contributo per sostenerlo. Lo scontro non ci serve: l’attenzione va focalizzata sul confronto e sui contenuti”, dice Fico, che Grillo lo ha sentito “meno, di recente”. E sulla sua possibile candidatura alle regionali in Campania parla come di “una speculazione giornalistica – conclude -. Ciò che è certo è la nostra alleanza con Pd, Avs e forze civiche a Napoli, che ha dato vita a un’esperienza di governo stabile”.
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