Spagna, nel 2022 beve un frullato e finisce in coma a 18 anni: la famiglia di Marta Perez continua a lottare


Il 28 settembre 2022 ha bevuto un frullato proteico che le ha provocato uno shock anafilattico e subito dopo, a soli 18 anni, è finita in coma. A scatenare la reazione allergica sembra sia stato il pistacchio contenuto nella bevanda. A distanza di quasi 2 anni i genitori di Marta Perez, 20enne spagnola, stanno ancora lottando e valutando nuove alternative terapeutiche.
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D’Alessio (Az-Per): Decreto flussi moltiplica problemi

“Un Governo che ha fatto della lotta all’immigrazione la propria campagna elettorale dovrebbe rendersi conto quanto il ‘decreto flussi’, che disciplina la modalità per programmare annualmente le quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato per ragioni di lavoro, non abbia portato i risultati sperati. Le irregolarità che si sono verificate sul ‘portale Ali’, a causa di un deficit della procedura telematica e della normativa lacunosa, sono tantissime. È sorprendente che il Ministro Piantedosi, oggi, minimizzi i disagi”. Lo afferma Antonio D’Alessio, deputato di Azione, intervenuto ieri al Question Time con il ministro dell’Interno Piantedosi. “Ricordo – prosegue D’Alessio – che la gravità del problema sta nella mancanza di un sistema di filtro che verifichi in modo preventivo la regolarità e l’effettiva esistenza del datore di lavoro che invia la richiesta, con la grave possibilità che associazioni criminali favoriscano l’ingresso apparentemente regolare di cittadini stranieri destinati a soggiornare illegalmente sul territorio italiano. È stato eliminato il vaglio delle direzioni provinciali del lavoro che verificavano chi avesse l’effettiva possibilità di assumere: oggi non ci sono filtri perchè prefetture e questure non riescono a fare le verifiche nei tempi imposti dalla legge. Il problema, quindi, è sottovalutato e ci aspettiamo un forte cambio di passo”. red.cro

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Ritrovata a Milano la 14enne scomparsa a Novara: si era allontanata da casa una settimana fa


Questa mattina gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno rintracciato nella stazione Milano Repubblica la ragazza di 14 anni allontanatasi mercoledì 17 aprile dalla sua abitazione di Novara. La ragazzina era uscita di casa per andare a scuola, dove però non era mai arrivata e di lei si erano perse le tracce. Da una settimana non si avevano più sue notizie.
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Come sta andando il primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia


Giovedì 25 aprile ha debuttato il ticket di ingresso a Venezia, il biglietto con contributo d'accesso finalizzato a controllare le ondate di turisti giornalieri che si registrano soprattutto in alta stagione. Manifestazioni in città contro la decisione del sindaco Luigi Brugnaro. Il primo cittadino: "C'è qualche protesta? Va bene, la accettiamo. Spero che serva a migliorare".
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Amministrative: le sfide nel Cilento

Le amministrative dell’8 e del 9 di giugno si avvicinano sempre più e nei vari comuni cilentani al voto si vanno delineando le squadre che si contenderanno la fascia tricolore. Gli occhi sono ovviamente puntati su Capaccio Paestum: il sindaco Franco Alfieri, che è anche presidente della Provincia di Salerno e presidente dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, dovrebbe essere ricandidato alla carica di primo cittadino anche se non ha ancora ufficializzato il suo impegno per la corsa a Palazzo di Città. Di certo saranno della partita Emanuele Sica, attuale presidente del consiglio, e Carmine Caramante, giornalista e direttore del periodico “Il Commendatore”.

Altro centro legato ad Alfieri che va al voto è Torchiara. L’amministrazione che va a chiudere il quinquennio è guidata da Massimo Farro, ma anche la minoranza ha un’impronta non lontana dalla maggioranza dato che, per stessa ammissione del sindaco, cinque anni fa si fece la scelta di formare una seconda lista per “far crescere una nuova classe dirigente”. In ogni caso, non è da escludere che ci sia un Alfieri candidato.

Non Franco, ma nemmeno questa ipotesi è totalmente da allontanare, bensì il rampollo Alessandro, ultimamente molto presente al fianco del padre in eventi ufficiali. Che sia arrivato il momento dell’ingresso del giovane Alfieri nell’alta società della politica? Potrebbe essere. Sicura è l’esclusione della candidatura a sindaco di Luca Cerretani. Rimanendo nell’alveo dell’Unione, ad Omignano l’uscente Raffaele Mondelli, che cinque anni fa non aveva rivali, dovrà vedersela con Raimondo La Porta, fratello del Massimo consigliere ad Agropoli.

A Laureana Cilento, i giochi saranno tra l’uscente Angelo Serra e Raffaele Marciano. Pare non ci spazio, almeno tra i candidati a sindaco, per Nicoletta Serra, orfana dell’elezioni al consiglio del Parco e componente della direzione del Partito Democratico nonché fiera nell’annoverare amicizie tra i dem. Potrebbe però tentare la fortuna candidandosi come consigliere e sperare in una chiamata in giunta o addirittura come vicesindaco. Dal canto suo, Marciano è già da tempo al lavoro per creare l’alternativa a chi amministra da quindici anni. Della squadra che ha militato nell’ultimo quinquennio nei banchi dell’opposizione pare si sia perso un pezzo, attirato dalle sirene della maggioranza. Scelta legittima, certo, che però è in contrasto con l’azione messa in campo dal 2019 ad oggi. I cambi di casacca, però, sono all’ordine del giorno. A Perdifumo, dove l’ennesimo cambio di casacca di Nazario Matarazzo ha contribuito alla fine anticipata dell’amministrazione Paolillo, in tanti rincorrono la candidatura, tutti convinti di poter guidare la comunità.

Altro comune dell’Unione al voto è Salento. Qui saranno tre le liste: Gabriele De Marco, sindaco uscente e presidente del Gal Cilento Regeneratio, Flora Santoro, già alla guida della minoranza, e Michele Santoro, che lascia la maggioranza per divergenze col primo cittadino. Menzione doverosa anche per Ascea dove dopo dieci anni finisce l’era D’Angiolillo per sua stessa decisione. Se la vedranno il vice Stefano Sansone e Pasquale D’Angiolillo

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Carcere di Fuorni tra i più sovraffollati

Dopo Avellino, nella giornata di martedì la delegazione della Fp Cgil Polizia Penitenziaria si è recata nel carcere di Salerno “Antonio Caputo” per una visita sui luoghi di lavoro e andare ad intercettare le difficoltà che vive oggi la struttura detentiva di Fuorni. La delegazione era composta dal Coordinatore nazionale Mirko Manna, dal Coordinatore regionale Orlando Scocca, Enrico D’Ambola, Daniele Giacomaniello, Antonio Capezzuto che hanno visitato la struttura recependo una serie di criticità ancora oggi presenti. Il carcere di Salerno, infatti, è tra i più sovraffollati della Campania con circa 550 persone detenute su 370 previste (+46%), con il personale di Polizia Penitenziaria senza grosse sofferenze di organico anche se nel ruolo dei Sovrintendenti la carenza è del -75%. Durante l’incontro con la Direzione è stata ribadita la necessità di ripristinare la caserma agenti maschile, di individuare un’altra collocazione della caserma femminile perché quella attuale è posta sopra il reparto detentivo e non è dignitosa per il personale e abbiamo sollecitato alla Direzione dell’istituto di insistere con i vertici dell’amministrazione penitenziaria affinché ci sia un’ulteriore incremento del personale di Polizia assegnato al carcere salernitano. «La nota positiva è che abbiamo avuto modo di riscontrare che, dopo il nostro intervento sindacale per gli interventi necessari nella terza Sezione, la Direzione si è adoperata in poco tempo per realizzare gli interventi strutturali richiesti – hanno dichiarato i sindacalisti al termine della visita – La Fp Cgil Polizia Penitenziaria ha preso l’impegno per sollecitare il Dap sulla necessaria ricollocazione dei detenuti affetti da patologie psichiatriche presso altre sedi che certamente non possono rimanere nei circuiti ordinari poiché sono diventati oggettivamente un gravoso problema da gestire: sono persone che hanno necessità di cure psichiatriche che non possono certo essere eseguite dalla Polizia Penitenziaria. Infine la Fp Cgil Polizia Penitenziaria ha chiesto di dare seguito allo scorrimento della graduatoria per il locale “spaccio agenti”». e.n

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Non approvano la relazione della figlia 15enne, coppia minacciata di morte dal fidanzato di 21 anni


Un ragazzo di 21 anni è stato arrestato e portato in carcere per essere entrato nella casa di una famiglia di Noventa di Piave sfondando gli infissi e per aver minacciato marito e moglie, genitori di una 15enne, di tagliar loro la gola con un pezzo di vetro. All'origine del comportamento violento del 21enne ci sarebbe il fatto che la coppia si sarebbe opposta alla relazione tra i due giovani.
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Salernitana, la parola ai tifosi

di Enzo Sica

SALERNO – C’è scoramento tra la tifoseria granata comprensibile certamente per l’epilogo di questo campionato e per la lenta agonia che a cinque giornate dal termine di questa stagione balorda, irripetibile sotto certi aspetti vista la sua negatività pone tutti di fronte a tante considerazioni: cosa succederà nel prossimo campionato di serie B e se il presidente Danilo Iervolino sarà ancora al suo posto di comando per rilanciare, si spera, la Bersagliera.
Ed i tifosi, giustamente, se lo chiedono. Il primo è Aniello Salzano, ex sindaco di Salerno, tifoso granata si può dire della prima ora. <MI chiedi cosa succederà in un prossimo futuro? Un interrogativo difficile da sciogliere visto che sono tra i più colpiti dalla depressione per questo campionato molto deludente. La delusione è così grande che sono frastornato e ritengo che come me lo sia anche lo stesso presidente Iervolino il quale, comunque, da neofita ha dimostrato tutta la sua incapacità a saper leggere le cose del mondo del calcio. Ha fatto errori macroscopici che naturalmente gli costeranno cari. E lo costeranno soprattutto a noi tifosi e agli sportivi di un’intera città che vedono sfuggire la serie A dopo appena tre anni. Occorre riconoscere a questo punto quanto di buono fatto da Lotito e Mezzaroma che in dieci anni hanno portato la squadra in serie A consegnandola! senza debiti a Iervolino. Mai nella storia del calcio italiano era successo un fatto del genere. Che accadrà ora? Temo che Iervolino non ceda la società perchè non trova acquirenti. Si cincischia per alcuni mesi e alla fine si assembla una squadra per un campionato di transizione. E io dico a questo punto: San Matteo ci assista>
Anche Claudio Grattacaso, scrittore, opinionista sportivo di Telecolore si pone alcune domande: <Bisogna innanzitutto capire quali siano le intenzioni di Iervolino. Se pensa di continuare a gestire la Salernitana come ha fatto nell’ultimo anno è meglio che venda. Sempre ammesso che che trovi qualcuno disposto ad investire nel progetto salernitana. Il futuro non dipenderà tanto dal nuovo allenatore, dallo schema, dai giocatori più o meno capaci (ovviamente bisogna evitare gli acquisti sbagliati di questa stagione disastrosa) quanto piuttosto da una presa di coscienza di tutti gli errori commessi e a una gestione equilibrata delle risorse societarie. E’ veramente inconcepibile che una città come Salerno, con un bacino di utenza e potenzialità enormi, non trovi una dirigenza capace di costruire una squadra dignitosa e di compattare l’ambiente>
Ancora più sferzante il pensiero di Andrea Criscuolo, avvocato, socio del Salerno club 2010 e conduttore di una trasmissione di tifosi: <Sono esterrefatto, retrocessi da febbraio, attendiamo solo la matematica che probabilmente arriverà in questo fine settimana. Delusione amarezza rabbia ai primi posti, una annata che resterà scolpita negativamente nel nostro cuore e nella nostra mente. Ribadisco: non mi fa paura come credo non lo faccia a tutti i tifosi la categoria inferiore ma questa retrocessione per come è maturata è una mazzata per tutto l’ambiente di cui non sarà facile riprendersi. L’unico modo sarebbe quello di una società forte e presente soprattutto che dopo essersi scusata per i disastri commessi annunciasse la volontà di programmare la serie cadetta per una risalita (anche se non immediata) in serie A>. Ciò porterebbe entusiasmo nei nostri cuori ma fino ad ora nessuna notizia filtra dalla società, in questo caso dal presidente, che forse è indeciso sul suo futuro a Salerno Stiamo già perdendo del tempo utile anche se ora sogno una accoppiata con Zanetti o Dionisi allenatore e Marchetti diesse per un campionato importante>
L’ex senatore e ex presidente della Provincia Andrea De Simone è stato categorico: <Una retrocessione senza lottare in campo e senza sudare la maglia. Questo è il motivo di tanta amarezza. Una pessima stagione con tanti record negativi, impegni non rispettati, scelte sbagliate, scamb di accise, un mix di presunzione e dilettantismo. Serve una profonda inversione di tendenza ed una seria programmazione pluriennale. Non si chiedono miracoli ma scelte chiare e coerenti, da subito, perchè siamo già in ritardo. Management, staff tecnico e organico con calciatori di categoria che hanno capacità e voglia di combattere, sono decisioni non rinviabili per affrontare un campionato difficile come la serie B. I nomi li faccia la proprietà, a me interessano i risultati. Seguo la squadra da oltre mezzo secolo, continuerò a farlo e non mi accodo a chi sceglie di andare allo stadio per simpatia di un presidente, di un allenatore, di un direttore. Sto sistemando il mio archivio fotografico anni 80 e 90 ed ho trovato una foto storica che sintetizza, si può dire, l’amore che abbiamo per la nostra Salernitana che va sostenuta in qualsiasi categoria. Come facevano i ragazzi di questa immagine e come hanno fatto quelli della curva sud Siberiano contro la Fiorentina sostenendola domenica. Ecco perchè è ancora più inqualificabile il comportamento di chi offende il nostro senso di appartenenza ed i sentimenti dei salernitani. E quest’anno c’è stato più di uno che ha offeso Salerno>.
Nel contesto di tutto ciò con delusione e amarezza ai primi posti non poteva mancare anche il pensiero del tifosissimo Antonio Di GIacomo che vive e lavora a Cagliari ma segue sempre la Salernitana: <Io penso che abbiamo anche fatto arrabbiare il presidente Iervolino che forse ha perso l’entusiasmo iniziale. Invece di motivare il massimo responsabile sperando che possa rimanere anche perchè ha messo i soldi in questa società quasi lo invitiamo a lasciare. Ma mi chiedo se ci sono imprenditori che possano prendere il suo posto. Forse non ci sono, comunque mi auguro, ora che siamo già quasi in B che la scelta sia di uomini giusti con un direttore generale di qualità, un allenatore ed un diesse che vadano d’accordo. Ed anche che resti Iervolino motivando a ritrovare la carica iniziale, quella tanto per intenderci di tre anni fa. Tutto qui>

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Roma, corteo dell’Anpi sfila con le bandiere della pace. Sul palco il papà legge lettera Ilaria Salis


Dopo le tensioni della mattina è "festa d'aprile" con il corteo dell'Anpi che sfila con le bandiere della pace. Sul palco papà Roberto si commuove leggendo la lettera di Ilaria Salis dal carcere: "Sono orgogliosa che ogni anno in Italia si ricordi la cacciata nazifascista. Dalla mia cella desidero che il mio Paese si mostri all'altezza della sua storia".
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