Le commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera hanno dato il via libera alla misura che dovrebbe approdare in aula il 18 febbraio. Queste le principali novità.
Il decreto Milleproroghe, trasformato alla Camera in una legge di Bilancio bis, è stato approvato dalle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali, che hanno inserito nel testo una girandola di emendamenti, per la maggior parte micro-settoriale, ma con alcune importanti novità, tra cui l’anticipo della fine del mercato tutelato dell’energia per le imprese a fine 2020. Confermata invece la norma che pone le premesse alla revoca della concessione ad Aspi. Il decreto andrà in Aula a partire da lunedì 17. Queste le principali novità:
MORATORIA TRIVELLE SI ALLUNGA DI 6 MESI
La moratoria sulle trivelle prevista dal decreto semplificazioni si allunga di sei mesi. Un emendamento del M5s ha portato da 18 a 24 mesi la sospensione dei permessi per la ricerca e la prospezione di idrocarburi, in attesa dell’approvazione da parte di Mise e ministero dell’Ambiente del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee. I 24 mesi si contano dalla conversione in legge del decreto semplificazioni avvenuta a febbraio del 2019.
DAL 2021 STOP AL MERCATO TUTELATO DELL’ENERGIA
Stop al mercato tutelato per l’energia per le imprese a partire dal 2021, mentre per le microimprese e gli utenti domestici il superamento scatterà dal 2022.
CONFERMATA L’RC AUTO FAMIGLIARE
Nessun rinvio per l’Rc auto familiare. Gli emendamenti al decreto Milleproroghe che proponevano uno slittamento dell’entrata in vigore del nuovo sistema non non sono stati approvati. L’estensione dell’assicurazione familiare a veicoli diversi e anche in caso di rinnovo della polizza entrerà quindi in vigore come previsto il 16 febbraio, con una sola modifica contenuta nell’emendamento del dem Claudio Mancini.
PIÙ TEMPO PER LA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI DELLA P.A.
Riaperti «i termini stabilizzazione per migliaia precari P.a che avranno tempo fino a fine dicembre 2020 per maturare tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto che gli permetteranno di accedere all’assunzione a tempo indeterminato». Una misura prevista in un emendamento approvato in commissione secondo quanto riferisce, Marco Di Maio, capogruppo di Iv in Commissione Affari costituzionali alla Camera e primo firmatario della proposta.
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