Il sorpasso al fotofinish: il telegiornale diretto da Mimun ha registrato uno share del 21.6 contro il 21.5 di quello della rete ammiraglia della Rai. Un segnale che andrà a infiammare ulteriormente gli umori di Viale Mazzini. E dei partiti di maggioranza, in primis il Pd, che mal tollerano una immagine dell'azienda ancora a tinte gialloverdi.
Non capita spesso. Anzi, quasi mai. Ma ieri sera il Tg5 ha superato per ascolti il Tg1.
Di un nulla, al fotofinish: 21.6 lo share del telegiornale diretto da Clemente Mimun contro il 21.5 di quello della rete ammiraglia della Rai nell’edizione delle 20 del 25 marzo..
Ma è un segnale destinato a gettare ulteriore benzina sul fuoco degli umori già nervosi di viale Mazzini, e di quello di molti politici della maggioranza, in primis il Pd, che mal tollerano una fotografia dell’azienda che sostanzialmente riflette ancora gli assetti del governo Conte uno a maggioranza gialloverde.
IL CAOS DOPO IL RINVIO DEL PIANO INDUSTRIALE
Del resto, grande è la confusione sotto i cieli della tivù pubblica. Non più tardi di qualche giorno fa, nell’ultimo cda della Rai, l’ad Fabrizio Salini e il presidente Marcello Foa hanno annunciato l’impossibilità di realizzare il piano industriale approvato all’inizio del loro mandato. E ciò ha creato, di fatto, una situazione di ulteriore caos tra direttori di rete e di genere e complicando la strutturazione dei nuovi palinsesti.
SE LA VOGLIA DI INFORMARE PREVALE SULLE PRECAUZIONI
In questa situazione di assoluta emergenza interna ed esterna, la Lega ha ripreso campo e operatività. Foa incita i dipendenti, va ospite di RadioRai, Tg2 Post e Porta a Porta, oltre ad altre apparizioni, per lodarne lo spirito di sacrificio e ricordare il ruolo del servizio pubblico enfatizzato nelle situazioni di emergenza. Anche se questo comporta qualche rischio, e la voglia di informare prevale sulle precauzioni che tutti di questi tempi sarebbero chiamati a rispettare. I casi non mancano.
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Come quello di Uno Mattina. Il consigliere di Foa per la comunicazione Marco Ventura, che è anche capo autore del programma, ha deciso infatti di non usufruire di conference call attraverso Skype ma di mantenere le riunioni che si svolgono ogni giorno a Saxa Rubra verso le 10 -10:45 negli uffici della redazione.
Quello di cui si occupa la rubrica Corridoi lo dice il nome. Una pillola al giorno: notizie, rumors, indiscrezioni, scontri, retroscena su fatti e personaggi del potere.
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