Mentre la titolare del Mit si apprestava a nominare un commissario per le autostrade A24 e A25 è stato lo stesso dicastero a essere censurato per non avere presentato il Piano economico e finanziario.
Clamoroso tonfo della ministra Paola De Micheli. Mentre si stava dando da fare per nominare un commissario che mettesse in frigorifero la famiglia Toto quale gestore delle autostrade A24 e A25 (Roma-L’Aquila e Roma-Pescara) – cosa che sarebbe stata clamorosa, visto che a quasi due anni di distanza dalla caduta del ponte di Genova, Conte non è mai riuscito a commissariare Aspi – il Consiglio di Stato con una sentenza eclatante (vedi documento) ha invece commissariato il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
PIANO ECONOMICO E FINANZIARIO MAI PRESENTATO
Oggetto del contendere il nuovo Pef (Piano economico e finanziario) di Strada dei Parchi (appunto le due autostrade abruzzesi) previsto dalla legge 228 del 2012, atteso fin dal 2013 e mai venuto alla luce per lungaggini burocratiche e inerzie che ora il Consiglio di Stato ha censurato. Nominando così un commissario ad acta nella persona di Maria Barilà, capo del Dica, lasciandole la facoltà di nominare un suo delegato. Il Dipartimento coordinamento amministrativo (Dica) che fa capo alla presidenza del Consiglio è la struttura cui rispondono tutti i commissari, dal Covid-19 al ponte di Genova al Mose. Questa sentenza consentirà alla società concessionaria delle autostrade A24 e A25 di avere un interlocutore esecutivo con cui poter finalmente definire un Pef per la messa in sicurezza anti-sistemica delle autostrade, secondo le ultime normative in materia di infrastrutture.
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