Banca Generali approva conti brillanti per i primi nove mesi del 2019. L’istituto guidato da Gian Maria Mossa ha ottenuto..
Banca Generali approva conti
brillanti per i primi nove mesi del 2019. L’istituto guidato da Gian Maria
Mossa ha ottenuto un utile netto di 196 milioni di euro, in crescita del 44%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Performance in doppia cifra
anche per i ricavi, pari a 408,4 milioni (+23%). Il CET1 ratio, ovvero l’indice
patrimoniale che indica la solidità dell’istituto, è al 16,5% e il Total Capital ratio, dato
dall’insieme del patrimonio e il valore delle attività ponderate per il rischio, è al 17,8%. “Siamo molto soddisfatti di questi risultati
per un 2019 che si sta confermando il migliore nella storia della banca”, ha
commentato Mossa, amministratore delegato e direttore generale, “Le recenti
operazioni straordinarie arricchiscono le competenze gestionali e quelle di
wealth management, oltre alle prospettive su nuovi mercati. Nonostante la prudenza di fondo tra i
risparmiatori per l’incertezza nell’economia riusciamo ad intercettare le
esigenze delle famiglie e a continuare a crescere in modo significativo nei
flussi di raccolta e acquisizione di nuova clientela. Gli importanti progetti
sul tavolo e la risposta che ci arriva dalla domanda di consulenza
professionale ci fanno guardare con fiducia ai prossimi mesi”.
I costi operativi del gruppo sono
cresciuti a 155,7 milioni di euro contro i 143,3 milioni dell’esercizio
precedente. La variazione, oltre all’accelerazione impressa a tutti i progetti
strategici previsti nel piano triennale, include alcune poste di carattere
straordinario per 3,8 milioni (trasferimento degli uffici direzionali, costi
per le attività di M&A,
applicazione del nuovo principio IFRS 16) e il contributo legato al consolidamento del neoacquisto
Nextam Partners per 1,2 milioni. Al netto di queste componenti straordinarie, i
costi operativi della banca hanno mostrato una variazione del 5,8%.
Nel 2019, la rete di consulenti
finanziari ha incrementato le masse in gestione di quasi 10 miliardi di euro
(su 66 miliardi di masse totali). “La forte crescita dimensionale e lo sviluppo
sempre più incisivo tra la clientela private riflettono la qualità dei nostri banker e il grande lavoro
nell’estensione della gamma d’offerta”, li ha elogiati lo stesso Mossa. Di
segno positivo anche la raccolta netta, che nei primi nove mesi dell’anno è
stata di 3,8 miliardi. Un risultato equamente suddiviso in 1,9 miliardi di soluzioni gestite e
assicurative, e 1,9 miliardi in conti correnti e risparmio amministrato. La
componente gestita ha mostrato in particolare una forte accelerazione nel terzo
trimestre, a causa della crescente domanda per le nuove classi retail della
SICAV lussemburghese, LUX IM.
Secondo i vertici di Banca Generali,
la crescita della raccolta sottende una forza della domanda che apre a
prospettive interessanti per l’ultima parte dell’anno. L’ampliamento della
gamma gestita, con le novità nell’offerta
tematica di Lux IM e nell’ambito degli investimenti assicurativi, stanno
incontrando risposte positive così come l’apporto della “consulenza evoluta” che sta crescendo in
misura superiore al trend stimato. L’incertezza geo-politica e alcuni nodi
politico-economici come il confronto commerciale Usa-Cina e la Brexit
continuano a dominare la scena sui mercati, così come le prossime mosse delle
banche centrali che cercano di soppesare gli stimoli allo sviluppo con le
dinamiche dei tassi negativi che a loro volta acuiscono le criticità per il sistema finanziario. In
questo contesto i risparmiatori guardano con prudenza alle prospettive degli
investimenti, trovando minore appeal in un quadro di bassi rendimenti e
criticità dietro l’angolo. La
solidità della banca, la
versatilità della sua offerta
e le competenze dei propri consulenti, stanno dimostrando di rispondere in modo
efficace a questi bisogni di protezione e valorizzazione del patrimonio,
soprattutto tra quei clienti con le esigenze più complesse come gli
imprenditori che necessitano di un approccio senza conflitti di interesse nelle
valutazioni sui propri beni. Il completamento dell’acquisizione di Nextam e BG
Valeur segnano passi in avanti nella fascia alta del risparmio andando a
rafforzare il posizionamento e la competitività della banca in un segmento, quello del private, dove continua a
guadagnare quote di mercato.
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